Riprendo il discorso sullo scrivere in maniera ‘tecnica’, ovvero rispettando ove possibile la logica e le leggi della fisica oltre che trovare un riscontro tecnicamente plausibile. Ovviamente è solo un punto di vista, non voglio e non posso pormi come l’esperto e/o il saggio della narrativa.
Il fatto è che mi trovo sempre più a disagio, dato che comprendo i meccanismi base della narrativa, nel leggere racconti o romanzi scritti visibilmente senza un minimo di editing serio o peggio ancora fatti senza le necessarie ricerche. Dal momento che nessuno può essere esperto di tutti i campi, perché non avvalersi di chi conosce specifiche materie per rendere migliore il proprio lavoro?
L’impressione di fondo che ricavo da molte letture è che si tenda a ripetere modelli che sono già sbagliati in partenza. Azioni riprese dai telefilm o dal cinema, citazioni (leggi: copie) di altri romanzi di successo, informazioni prese dalla stampa senza darsi la pena di trovare riscontri o invenzioni che sono del tutto prive di senso logico. La narrativa di cui sto parlando la definisco come ‘di seconda mano’, il livello qualitativo quando va bene è appena sufficiente.
Come faccio a prendere sul serio romanzi dove il protagonista sembra il cugino robusto di Superman dato che non riposa mai, non mangia mai, è in grado di sopportare sforzi che spezzerebbero la schiena a un elefante e, già che c’è, infila battute che vorrebbero essere sarcastiche nel bel mezzo delle azioni? Ho riassunto il canovaccio di parecchi film d’azione degli anni ’80 e di una produzione infinita, anche italiana, legata ai generi noir, action, thriller, guerra e spy.
Un classico: l’eroe si aggrappa al tetto di un’auto, guidata ovviamente dal capo dei cattivi, resistendo a una serie di manovre da circo con la sola forza delle sue braccia mentre il cattivo spara attraverso il tetto dell’auto per cercare di ucciderlo. Tipicamente la scena finisce o con il buono che riesce a entrare nell’auto e stronca il cattivo o con il buono che si stacca dall’auto giusto in tempo per sfuggire a un incidente stradale devastante che distruggerà macchina e cattivo.
Quanto di realistico c’è in una scena del genere? Zero. Quanto di logico c’è? Zero.
Quante ne avete viste o lette di simili? Troppe.
Quando avevo 14 anni potevo trovare decente una sequenza come quella descritta sopra. A 16 la liquidavo come idiota ma la guardavo / leggevo lo stesso, da lì in avanti non l’ho più sopportata.