Ordalia di maggio

Ormai ci siamo, la prossima ordalia è alle porte. Il vaticinio della divinità stabilirà se il capo è ancora gradito alle potenze oscure o se sia destinato a crollare sotto i colpi dei suoi nemici. Pardon, stavo parlando di elezioni, quelle amministrative previste per il primo turno tra pochi giorni.

Come ogni scadenza anche questa questa è diventata una questione politica nazionale, il che dimostra quanto poco si dia rilievo alle istanze dei governi locali e quanto poco contino i fatti quando si arriva a dover mettere una crocetta sulla scheda elettorale.

Un sindaco andrebbe giudicato per quello che ha fatto. Sia rispetto alle promesse elettorali fatti alla tornata precedente, sia per come ha gestito le tante emergenze che ha dovuto affrontare nel suo mandato. Fatti. Non per la presenza al suo fianco in campagna elettorale del politico X, paracadutato da Roma per uno di quei giri di promozione che fanno impallidire al confronto le campagne commerciali.

È vero che quando si parla di Milano, Torino, Bologna e Trieste (non me ne vogliano i cittadini di altre città) si tratta di milioni di persone chiamati a votare e che ogni scelta ha un suo rilievo politico oltre che amministrativo. Trovo comunque idiota che politici nazionali si candidino come capolista per attrarre voti con il messaggio implicito di presa in giro dal momento che mai e poi mai entreranno a far parte del consiglio comunale o si occuperanno a livello quotidiano degli affari della città.

Poi ci si lamenta della disaffezione dei cittadini, del calo di affluenza dei votanti, di come sia difficile fare politica a tutti i livelli. Un fatto fondamentale riguarda proprio il voto. Dall’intero arco costituzionale dei partiti, da ogni movimento o lista civica il primo messaggio dovrebbe essere proprio questo: votare.

La sovranità popolare, tanto importante quanto spesso travisata, trova espressione legittima proprio nel voto. Nel voler partecipare alla vita pubblica indicando cosa si vuole alla classe dirigente. Se nel vostro comune si tengono le amministrative fatevi un favore, andate a votate. Va bene anche la scheda bianca, è interessante anche scrivere contumelie al posto del voto. Uscite di casa e andate a votare.

Fategli sapere che siete vivi. E che non vi va bene che non si curino di voi.

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.