Eppur si muove, frase probabilmente apocrifa attribuita a Galileo Galilei, descrive lo status del mio progetto romanzo. Siamo alla seconda versione, ho spazzato via la prima dopo che si era arenata per i soliti motivi che strozzano i progetti dei dilettanti. Zero pianificazione, poca cura dei dettagli, lavoro insufficiente sui personaggi… nominate un errore da principiante, io li ho fatti tutti.
Il primo working title era ‘1862 – Roma o morte’. Quello attuale, spero definitivo, è ‘Goliath’. Qui sotto il primo draw dell’insegna, da considerare come un’idea messa in veste digitale suscettibile di molto lavoro per arrivare alla forma voluta.
Che cosa è Goliath? Un mezzo decisamente steampunk. Grosso. Molto grosso. Un vero e proprio incubo mobile in grado di fare male. Se sentite la terra vibrare c’è un motivo, se qualcosa ha bloccato la luce del Sole o se vedete in lontananza un pennacchio di fumo nero è per lo stesso motivo. Sta arrivando.
E noi aspettiamo:-)
Ci sarà parecchio da aspettare. Spero ne valga la pena. 😉
Bene! Bravo!
Mi spiace anche il banner del Goliath… avanti così 🙂
Immagino intendessi ‘piace’ e non ‘spiace’ 🙂
La Breccia di Porta Pia con un Mech. Non male.
Avrebbe potuto dare una piega diversa ai rapporti tra Chiesa e Stato 🙂
Mech? Quale Mech? Io non ho visto mecha da nessuna parte. Quanto alla piega dei rapporti, l’unica che avrei davvero apprezzato era quella che si prende sotto la suola di uno stivale.
mi sa che sono stato tratto in inganno… Ho letto “goliath”, “mezzo grosso” e in automatico mi è tornato in mente Starcraft
Non era un’ipotesi così peregrina ma in un contesto steampunk ci sono anche altri mezzi dal potenziale interessante. Vedrai, vedrai…