Riflettendo sulle consultazioni referendarie del 12-13 giugno ho notato come vengano spesso strumentalizzate come mezzo di confronto tra centro-sinistra e centro-destra. Si approcciano questi problemi, davvero molto seri, con la logica delle tifoserie. Il che costituisce l’ennesima riprova di quanto sia idiota il mondo politico italiano e quanto demente sia l’informazione nel gestire queste cose.
Qualcuno sa dirmi se decidere se costruire o no centrali nucleari è di destra o di sinistra?
O se gestire in maniera pubblica o privata l’acqua sia attribuibile a qualche partito?
Anche il legittimo impedimento NON è una questione di volersela prendere con il governo in carica e/o con Berlusconi. Quello che si chiede è di abrogare un principio che lede l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Quattro domande, tre temi, tutti apartitici. Metteteci sopra il cappello che volete ma si parla di diritti fondamentali e di scelte che possono condizionare il futuro di questo paese per decenni.
A prescindere da come la pensiate, dalla direzione in cui vanno le vostre legittime simpatie politiche: andate a votare.
Sotto queste quattro schede ce n’è una quinta, invisibile, la dimostrazione che la coscienza civile esiste ancora.
Parole sante!
Ridurre tutto questo al solito derby pseudocalcistico è di una tristezza sconfinata.
Oltre a essere decisamente allarmante: non essere più capaci di vedere oltre i nostri miseri battibecchi da cortile ci fa diventare miopi e incapaci di quel minimo di progettualità necessaria a costruire un futuro che vada oltre il termine della giornata.
Speriamo nel quorum.
Sarebbe segno di un ritorno alla partecipazione collettiva e di vitalità della nostra vita pubblica.
Votate, gente, votate.
La possibilità c’è. Siamo talmente indietro come condizione civile che possiamo solo progredire. 🙂
Io andrò a votare.
Almeno potrò dire NOT IN MY NAME. 😉
Ciao.
Tristissimo dover fare appelli al voto, me ne rendo conto. Ecco cosa accade a dare la democrazia per scontata. Possiamo farcela ma bisogna impegnarsi al 120%