S. M. Peters – Whitechapel Gods

Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.

 

S. M. Peters

Whitechapel Gods (2008)

Roc

pp. 374, prezzo variabile secondo l’edizione.

ISBN 978-0451461933

Riferimento su Amazon.com qui

 

Quarta di copertina (da Amazon.com).

A thrilling new Steampunk fantasy from a talented debut author
TWO GODS-ONE CHANCE FOR MANKIND
In Victorian London, the Whitechapel section is a mechanized, steam-driven hell, cut off and ruled by two mysterious, mechanical gods-Mama Engine and Grandfather Clock. Some years have passed since the Great Uprising, when humans rose up to fight against the machines, but a few brave veterans of the Uprising have formed their own Resistance-and are gathering for another attack. For now they have a secret weapon that may finally free them-or kill them all…

Recensione flash.

Una storia di ribellione in una grande ambientazione steampunk / clockpunk, con riferimenti alla storia inglese e agganci notevoli al weird. A volte disturbante, scritto con grande personalità ma a tratti confusionario nella narrazione.

Voto: 07,00 / 10,00.

Recensione.

Difficile creare qualcosa di nuovo quando si sceglie di ambientare il proprio primo romanzo nella Londra vittoriana che ha fatto da base per innumerevoli storie steampunk. Altrettanto difficile, all’esordio, osare sul piano dello stile di scrittura e della commistione tra generi.  Peters lo ha fatto in questo suo primo romanzo mescolando senza ritegno o paura elementi weird, steam e clockpunk, il tutto senza peritarsi di mettere su carta sequenze disturbanti e di citare qui e là, elementi della storia reale inglese reinterpretati e di far parlare un personaggio in forma figurata, tra filastrocca e limerick.

Una parte di Londra, la zona di Whitechapel appunto, è completamente separata dal resto dell’Inghilterra per divenire un microcosmo grottesco dominato da due entità al confine tra il tecnologico e il sovranaturale, in grado di asservire e mutare gli umani a proprio piacimento. In passato c’è stata una grande rivolta, schiacciata senza pietà da esseri al confine tra il meccanico e l’umano, lasciando a lottare solo uno sparuto movimento di resistenza di minuscole proporzioni.

Del resto del paese si capisce poco, del mondo al di fuori ancora meno. C’è un impero germanico che manda le sue merci via Zeppelin, si intuisce esserci un’Europa simile alla nostra e poco più. La narrazione è tutta per i meandri oscuri di Whitechapel e per il suo infernale sottosuolo. È un micro mondo terribile, dove ogni orologio consente a ‘nonno orologio’ (Granfather Clock) di spiare cosa succede, dove si è diffuso un morbo che lentamente muta animali e uomini in creature biomeccaniche e dove neppure una pallottola ben piazzata può uccidere definitivamente i servi delle due divinità.

Mutando, ingegnandosi, concludendo alleanze improbabili o blasfeme e affidandosi a tecnologie che non riescono a capire i protagonisti comunque combattono questo dominio, mettendo a repentaglio non solo la propria esistenza fisica ma la salute mentale e quella condizione indefinibile che potremmo chiamare anima.

Non tutto scorre bene in questo romanzo. Alcune sequenze sono davvero troppo sperimentali e c’è qualche incongruenza pronta a rovinare il sense of wonder in un paio di punti. Nel finale c’è un passaggio forzato che avrebbe richiesto più cura. Valutandolo però come esordio posso dirmi contento di aver scoperto uno scrittore come Peters.

Nota sull’autore: non sono riuscito a trovare una sua fotografia, neppure una biografia striminzita. C’è qualche notizia reperibile in un paio di interviste ma a quanto pare il signor Peters gradisce l’anonimato.

Nota per i traduttori: se vi incaricano di tradurre questo testo vi divertirete, sia per varietà di linguaggio che per la ricchezza espressiva. Chiedete un buon prezzo,  ci vorrà parecchio lavoro!

Il volume non mi risulta essere stato tradotto o opzionato in Italia, se avete notizie più aggionate per favore fatemelo sapere.

6 thoughts on “S. M. Peters – Whitechapel Gods

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