Curtis Peebles
Dark Eagles (1999)
Presidio Press
pp. 432 – vari prezzi disponibili qui
ISBN 978-0891416968
Quarta di copertina (da amazon.com).
In this new, updated edition, Dark Eagles reveals what have been some of America’s most closely guarded, and politically sensitive secrets.
Recensione flash.
Questo saggio è la migliore sintesi che io abbia mai trovato tra i libri divulgativi sull’aeronautica militare e i testi storici sullo sviluppo dei ‘black project’ a partire dagli anni ’50. Consigliato, non solo per gli appassionati.
Voto: 07,50 / 10,00.
Recensione.
A partire dal 1941 fino alla fine degli anni ’90 questo libro ripercorre la storia dei progetti segreti sviluppati per le forze aeree americane; si tratta di un viaggio affascinante tra basi segrete, soluzioni tecniche mai provate prima, grandi e piccole tragedie di cui per molti anni non si sono avute notizie certe. E ancora, l’alba dei velivoli UAV nelle guerre del sud-est asiatico, i primi aerei a energia solare, le missioni segrete della CIA nei cieli dell’URSS e della Cina. In più i programmi di studio degli aerei di fabbricazione russa e la nascita della celebre scuola Top Gun della Marina. Per finire, il debunking di tutta una serie di progetti per i quali esiste una serie infinita di pagine sulla Rete.n si sono avute m
Non credo stupisca apprendere che l’autore, Curtis Peebles, è uno storico specializzato nel settore aerospaziale. È conosciuto anche per essere un esponente di spicco tra gli scettici dell’intero fenomeno UFO oltre che come autore di numerose pubblicazioni. La forma mentis dello storico è evidente nella cura del libro e dal livello di documentazione che viene citato.
Se devo trovare un lato debole per questo libro è proprio nella parte del debunking. Quando si arriva a trattare la parte relativa all’Aurora (cap.12) i toni si fanno molto bruschi, non si fatica ad intuire un certo livore verso un altro autore del settore (Bill Sweetman, mai nominato ma presente nelle note) e più in generale verso le teorie UFO, inserite in maniera abbastanza strumentale per aggiungere discredito a chi sostiene l’esistenza di questo aereo.
Di contro è percepibile la fascinazione e l’orgoglio, tutto americano, verso chi ha sviluppato e sostenuto questi progetti da cui discende anche una contrapposizione netta tra militari/tecnici e politici/giornalisti, mostrati spesso in aperto conflitto. Anche qui non avrebbe stonato una maggiore sobrietà.
Nota editoriale: questo libro, ancorchè datato, non mi risulta essere stato mai tradotto o opzionato per il mercato italiano. Se vi risultano notizie diverse per favore fatemelo sapere.
Nota finale: dopo aver letto questo libro ho dei grossi dubbi sullo sviluppare o meno il mini saggio sull’Aurora. Lo avevo ripensato come una riflessione sulla ricognizione aerea / satellitare o in alternativa come caso di mitologia moderna. Time will tell.
Arrivo tardi ma arrivo.Sai che a me i black project hanno sempre affascinato?
C’è un mondo oscuro dietro da far drizzare i capelli ai calvi. E questo lasciando perdere le tesi complottiste.