Wrong Turn at Tahoe (2009)
Regia di Franck Khalfoun
Soggetto di Eddie Nickerson
Cenni sulla trama.
Vincent e Joshua, rispettivamente boss e fidato luogotenente, finiscono in rotta di collisione con un potente mafioso della zona, coinvolti loro malgrado in una lotta impari.
Recensione.
Un piccolo film senza pretese, uscito senza passare dal circuito delle sale per entrare senza far rumore nel canale direct-to-DVD. Ogni tanto ci si può godere anche una storia semplice e senza particolari scosse, impreziosita dalla presenza di tre buoni attori come Cuba Gooding Jr., Miguel Ferrer e Harvey Keitel.
Stiamo parlando di un’operazione low budget, sei milioni di dollari per un film americano non sono molti, girato da un regista più famoso per gli horror (P2, The Hill Have Eyes) e basato su una sceneggiatura molto lineare. A dirla tutta i riferimenti a opere ben più famose come Pulp Fiction si sprecano, così come la sensazione di “già visto” accompagna gran parte dei pochi twist della trama.
Allora perché guardarlo? Perché l’idea fondamentale di tutta la storia è la vendetta, lo svolgersi ineluttabile di anelli reazione che costringono i personaggi ad agire fino alle estreme conseguenze senza un pensiero per il proprio futuro. Vincent/Ferrer, Joshua/Gooding Jr. e Nino/Keitel, insieme ai vari comprimari, compiono il proprio ruolo nella tragedia con la stessa efficacia degli ingranaggi di un orologio.
Lo si potrebbe definire un film primario, nel senso che si basa sulla parte più bassa delle emozioni e su una psicologia estremamente ridotta, sottolineata a tratti da inquadrature prese dall’alto e sequenze rallentate. Difficile chiedere di più di un’ora e mezzo di intrattenimento a questo film, lo consiglio solo agli appassionati del genere thriller/noir.
Non lo conoscevo, me l’ero lasciato sfuggire però Ferrer è un attore che mi piace molto dai tempi di TWIN PEAKS, quindi un pensierino ce lo farei.
Non avere grandi aspettative ma io mi ci sono divertito con questo filmino. 🙂