Il futuro è un concetto mutevole e rivedere con gli occhi del 2012 una serie dove la frontiera del futuro era posta al 1980 fa riflettere non poco. Parlo della serie U.F.O., capostipite di una serie di produzioni a tema, a cui viene dedicata per intero la settimana nella blogzine di cui mi onoro di far parte.
Un futuro cupo, figlio delle angosce della guerra fredda e delle memorie fin troppo recenti della seconda guerra mondiale. Un futuro dove a pochi toccava combattere una lotta segreta, contro un nemico palesemente non interessato alle trattative o alla diplomazia. Una guerra su piccola scala come numeri ma combattuta dall’orbita lunare alle profondità dei mari.
In Italia la serie U.F.O. fu letteralmente massacrata. Messa in onda solo parzialmente dalla RAI, pensata più come prodotto per l’infanzia o al massimo per gli adolescenti quando invece trattava di temi estremamente adulti (droghe, sessualità, divorzio, manipolazione mentale per citarne solo alcuni). Si può dire che abbia conosciuto una seconda giovinezza solo in seguito, quando venne messa nella giusta prospettiva.
Il vicino futuro, declinato in questa serie come diretta conseguenza delle conquiste tecnologiche degli anni ’60. Un futuro con una base orbitale di avvistamento, una base lunare permanente, collegamenti Terra-Luna, pensato per essere anche grafico oltre che avveniristico. Quello era il sogno di allora, sogno che trovò discendenza in altri progetti successivi.
Passate questa settimana con noi su “Il futuro è tornato”, il viaggio è appena cominciato.
E’ la prima volta in Italia che facciamo un esperimento del genere.
Spero che l’ iniziativa abbia successo per poterci permettere di farne altre similari.
Prima o poi dovevamo fare questa scommessa, vediamo se avere un minimo di coraggio paga. 🙂
Il massacro delle serie TV è una costante delle reti nazionali, del passato e del presente.
Dovrebbero farci una fiction… ok, scusa, pessima battuta.
E perché no? Una rete nazionale trasmette episodi di un telefilm americano di successo [SF fantasy horror…], ma in ordine errato saltando gli episodi, invertendone l’ordine o spostando la programmazione ogni tanto. I fan del programma protestano ma in fondo sono rassegnati, è sempre stato così, ma tra loro un fanboy della serie inizia ad annotare la sequenza degli episodi, gli orari e le variazioni a cui è soggetta, le anomalie che si creano nella continuity della serie con i vari spostamenti e, si accorge che con quella programmazione sballata quella serie si trasforma in un qualcosa a metà strada tra un messaggio e una profezia. Ma messaggio per chi?
Come prima cosa ha l’idea di postare il tutto sul suo blog, [blogger è trendy] ma solo pochi minuti dopo averlo fatto, il blog cessa d’esistere, anzi se ne perde la stessa memoria sulla rete, e dopo qualche altro minuto il blogger si accorge che si ritrova in casa isolato dal mondo esterno e, inseguito.
Inizia una fuga mentre cerca di capire chi o cosa è l’inseguitore, e quale messaggio stà trasmettendo la rete oltre che a chi e il perhé.
Come idea di base iniziale mi pare valida, e se si vuole poi si può a scelta virare sul fantascientifico o sul fantasy, magari con un pò di horror qua e la. 😉
Hanno fatto fior di film e di serie TV, per tacere dei romanzi, con molte meno idee. Trova una buona teoria e una conclusione e ci viene fuori una storia decisamente interessante. Bravo!
Nulla di speciale, e niente farina del mio sacco. Ho solo shakerato qualche trama e aggiunto un pizzico di mania complottista.
A costo di esagerare insisto: trova un buon finale e sei a cavallo. Una storia così potresti venderla davvero.