Da un luogo in Rete che ufficialmente non esiste raccolgo una segnalazione, relativa a questo articolo che ho trovato divertente oltre che degno di nota; Slate.com si conferma ancora una volta come una rivista curiosa, sempre oltre il limite della noia.
Titolo originale: “Who Would Win in a Fight: a Modern Human or a Neanderthal?” di Brian Palmer, lo trovate qui.
Li abbiamo battuti nell’evoluzione. Ma avremmo fatto lo stesso a mani nude?
Un gruppo di archeologi, paleoantropologi e paleoartisti hanno creato una ricostruzione più precisa di un Neanderthal, basandosi su uno scheletro quasi completo trovato in Francia più di 100 anni fa. L’uomo di Neandethal di La Ferassie era basso ma robusto. Se un uomo moderno arrivasse a scontrarsi con un Neanderthal, potrebbe vincere?
E’ possibile. Un Neanderthal avrebbe un chiaro vantaggio di potenza sul suo avversario Homo sapiens. Molti dei Neanderthal ritrovati dagli archeologi avevano avambracci da Braccio di Ferro, probabilmente il risultato di una vita passata a trafiggere a morte mammut lanosi e elefanti dalle zanne dritte e a smantellare le loro carcasse. I Neanderthal svilupparono anche forti muscoli del trapezio, deltoidi e tricipiti trascinando 50 libbre di carne per 30 miglia dalle loro famiglie (NdT, 22.68 kg per 48.27 chilometri).
Un Neanderthal aveva pelvi più larghe e un centro di gravità più basso rispetto all’Homo sapiens, il che ne avrebbe fatto un avversario potente nel corpo a corpo. Ciò non vuol dire comunque che noi saremmo stati una facile preda per il nostro parente estinto. Homo sapiens probabilmente ha una estensione maggiore, di media, dei Neanderthal e più resistenza. Ancora più importante, noi potremmo impiegare questi vantaggi al massimo effetto usando la nostra intelligenza superiore. E’ ovviamente speculativo, ma un uomo moderno di costituzione sopra alla media potrebbe avere una possibilità eccellente di sconfiggere un Neanderthal in combattimento a mani nude se riuscisse a tenere il suo avversario a distanza di braccio, sopravvivere all’attacco iniziale e a logorarlo.
L’immagine di un Neanderthal come un bruto tarchiato e squadrato è in qualche modo sopravvalutata. Basandosi sul piccolo numero di esemplari conosciuti, sembra che i maschi fossero alti di media 5 piedi e 5 pollici, il che è solo 2 pollici in meno del moderno uomo cinese e 4 pollici più basso dell’uomo medio americano (NdT 5 piedi e 5 pollici corrispondono a 1.65 mt, 2 pollici a 5.08 cm e 4 pollici a 10.16 cm). Le strutture ossee in molti esemplari di Neanderthal suggeriscono che i suoi bicipiti non fossero più grandi di quelli di un Homo sapiens medio e alcuni dei Neanderthal scoperti nel Medio Oriente erano snelli come gli umani moderni. I Neanderthal avevano anche un lato intellettuale: decoravano i loro corpi con vernici sfavillanti e conchiglie marine, alcuni archeologi pensano che suonassero anche un flauto primitivo. C’erano grandi variazioni nella struttura e nella ferocia dei Neanderthal, esattamente come negli umani di oggi. Il risultato probabile di una zuffa tra specie quindi dipenderebbe dagli individui coinvolti.
Dipenderebbe anche dall’addestramento. Non c’è modo di sapere come un Neanderthal rianimato potrebbe attaccare o difendersi in un combattimento contro un Homo sapiens. Un moderno combattente addestrato saprebbe esattamente dove colpire il Neanderthal per creare il massimo danno, avendo quindi un grandissimo vantaggio. D’altra parte, il cervello umano può lavorare contro di noi in combattimento. Molti animali continuano a lottare molto dopo essere stati colpiti, per esempio, mentre gli umani tendono a collassare immediatamente sotto lo stress psicologico dell’essere stati feriti. Quando si arriva a combattere per la propria vita, a volte siamo troppo intelligenti per il nostro stesso bene.
I Neanderthal sono pesi leggeri se confrontati con alcuni dei nostri vicini evolutivi. Non vorreste incontrare un Homo heidelbergensis in un vicolo buio. Alcuni esemplari erano alti più di 7 piedi con ossa molto spesse (NdT 7 piedi corrispondono a 2.13 metri). A volte erano anche cannibali, il che significa che sapevano come combattere altri umani arcaici. I loro cervelli erano più piccoli di quelli dei Neanderthal o dell’Homo sapiens – è uno svantaggio tattico, ma probabilmente combattevano con una ferocia animale.
Anche i Paranthropus boisei sarebbero stati terrorizzanti in combattimento. Spesso descritti come una testa di gorilla su un corpo umano, le creature avevano mascelle potenti e denti enormi, così come muscoli molto ben sviluppati.
(L’autore dell’articolo ringrazia il paleoartista Viktor Deak, autore del libro “The Human Fabric: A Compendium of Hominid Gross Anatomy” di prossima pubblicazione).
Certo se ripensiamo che finoca ventimila anni fa sul nostro pianeta convivevano Neanderthal e Sapiens…
Da alcuni studi sembra che in alcuni casi le due specie commerciassero anche tra loro, solo che poi con il progresso dei sapiens piano piano diminuí il territorio dei meno adattabili cugini.
Gli ultimi neanderthal cosí si estinsero in sicilia dodicimila anni fa.
Non sapevo dei rapporti interspecie, chissà se hanno mai generato ibridi.
Articolo interessantissimo.
Concordo con le tue valutazioni. Di certo sarebbe uno scontro interessante e molto meno scontato del previsto. Credo che i limiti dell’essere umano siano dovuti proprio dalla sua scarsa attitudine al combattimento corpo a corpo. Siamo troppo reattivi al dolore, per motivi evolutivi. In compenso l’intelligenza – ammesso che funzioni in un contesto così caotico – dovrebbe darci dei vantaggi tattici.
Ecco, non vorrei invece incontrare un Homo heidelbergensis. Lì la differenza di mole sarebbe davvero a sfavore di noi sapiens.
Dicoamo che concordi con le valutazione dell’autore dell’articolo, io l’ho solo tradotto. 😉
Gli spunti narrativi in compenso sono irresistibili.
Sembra che alcuni di noi, qui, oggi, abbiano un po’ di DNA di Neanderthal.
No, davvero… non è una battuta su Berlusconi.
E curiosamente, la corrida tradizionale (quella che si praticava già a Creta, e comportava uno scontro acrobatico a mani nude fra un uomo e un toro), ricalca molto da vicino il modo in cui probabilmente i Neanderthaliani cacciavano i grossi mammiferi: li disorientavano, li abbrancavano, e li prendevano per sfinimento.
Per cui forse facemmo amicizia, e ci furono scambi non solo commerciali,ma culturali e biologici.
L’altra ipotesi, che una volta andava per la maggiore. è che semplicemente ce li siamo mangiati.
Il vantaggio maggiore, nel confronto Cro-magnon vs Neanderthal, è dato dal fatto che i nostri diretti antenati facevano gioco di squadra e usavano armi da lancio.
Li avremmo attaccati in massa e li avremmo accoppati a sassate.
Che bella immagine, quella della guerra interspecie. Avevo letto che fu un fattore di tipo demografico e che i Cro Magnon erano più efficienti oltre che più aggressivi e organizzati. In ogni caso, è uno di quei casi in cui la complessità semplicemente prende il sopravvento.
… e poi ce li mangiamo 😉