A un passo dalla fine del mondo

Mancano solo dieci giorni alla data fatidica della fine del mondo e le librerie sono invase da testi che la smentiscono, dopo quasi due anni di uscite in segno contrario. La passione per il millenarismo più o meno d’accatto continua a far vendere, il che sarebbe anche una buona notizia per l’asfittica editoria nostrana.

december-21-2012

Quello che non è una buona notizia è il perdurare della mancanza di una solida capacità di discernimento in larghi strati della popolazione. Non che non si sapesse già ma in queste settimane rimpiango davvero di non aver provato a mettere su un’operazione come quella di Bugarach, almeno si portava a casa qualche euro ai danni dei gonzi.

Un pò come ha fatto Roberto Giacobbo con due dei suoi libri-fotocopia (2012. La fine del mondo? e 2012 Ultime notizie sulla fine del mondo) o come ha fatto Steve Alten (2012. La fine del mondo); poi ci sono due o tre testi di indagine a firma di Sabrina Mugnos per i tipi di Macro Edizioni (il concetto di indagine scientifica messo vicino a quello di profezia… mah!).

Il “meglio” arriva dalla produzione in lingua inglese a cui dobbiamo perle di grande valore antropologico e sintattico come “End of the World 2012” a firma del trio Carol Chapman, Miriam Balsey e John Chapman; “2012, the Bible and the End of the World” di Mark Hitchcock è un altro titolone da ricordare (notare l’astuta connessione con la bibbia che con le disgrazie a comando ci sta sempre bene).

Poi c’è il filone del survival, sempre sotto traccia nel mercato americano, che ad ogni possibile isteria da crisi risorge in tutto il suo splendore. Titoli come “The 2012 Survival Guide” di quella vecchia volpe di Kip Livingston come possono mancare dalla biblioteca, ammesso che abbiate provveduto per tempo a rifugiarvi da qualche parte per leggerlo. Il mio preferito per titolo e argomento rimane “Apocalypse 2012 cookbook” di Darril Fosty, un vero must per un paese dove i programmi di cucina ormai li trasmettono H24.

Bene, avete ancora dieci giorni. Poi partono le pernacchie.

8 thoughts on “A un passo dalla fine del mondo

  1. Tanto già dalla mattina del 22 queste stesse persone faranno a gara nel sostenere che loro avevano sempre detto che la fine del mondo non sarebbe mai arrivata e, nonostante libri,interviste e dichiarazioni televisive raccolte in questi anni possano dimostrare il contrario, un sacco di gonzi continuerà a credergli.

    • Se non ricordo male i mormoni lo fanno da inizio ‘900, hai fatto bene a ricordarlo. Di solito tirano in ballo qualche errore di calcolo nelle “complicatissime” operazioni che fanno con la loro versione della Bibbia. Se poi si pensa che il loro fondatore usava lo stesso giochino per giustificare le sue previsioni errate…

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