Alan D. Altieri – Warriors

Alan D. Altieri (Sergio Altieri)

Warriors (Le nuove furie)

TEA Edizioni

(tutti i racconti, quinto volume)

2012

ISBN 978-88-502-2839-3

Euro 13,00 – pp.298

Quarta di copertina.

“Kogon non riusciva a ricordare nient’altro. Solo la guerra. Forse, non c’era mai stato nient’altro. Da nessun’altra parte, in nessun altro tempo, in nessun altro spazio. Impossibile rallentarla. Impossibile fermarla. La guerra è eterna.” In questo nuovo volume di racconti del Maestro Italiano dell’Apocalisse, in prima linea, su tutti i campi di fuoco, le terre desolate e le frontiere di tenebra del mondo c’è una schiera di formidabili personaggi femminili: warriors, guerriere di tutte le battaglie perdute, le nuove furie. Come il soldato Kogon, sniper, perso nel tempo infinito della guerra eterna di Contatto con il nemico (quasi un “manifesto” della visione apocalittica di Altieri); o come il sergente specialista dei Ranger Katherine Lydia Ash in T/mek; o ancora come il micidiale sergente maggiore Alberta Venn di Victory! O come infine Brenda Kirsten Danforth-Ross e Susan Lee Halpern, oscuri aneli della morte protagonisti del romanzo-breve che chiude la raccolta. Risorto dalle fibre di un vecchio racconto di Altieri, Los(t) Angel(e)s è a tutti gli effetti un colossale inedito, una storia di rara potenza in cui devastazione fisica e morale, sporchi giochi finanziari e politici ed esplosioni di sentimenti primordiali si intrecciano sullo sfondo infernale della Città degli Angeli, Gli Angeli Perduti.

L’antologia comprende i racconti:

Contatto con il nemico – L’unico fascista buono – T/mek – Bloodstar – Victory! – Los(t) Angel(e)s

Recensione flash.

Continua la pubblicazione dei volumi antologici di Sergio Altieri, appuntamento imperdibile per i fan e gli appassionati del techno-thriller. In particolare il quinto volume riporta in auge la Los Angeles post Collasso.

Voto: 07,00 / 10,00.

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Alan D. Altieri – Underworlds

Alan D. Altieri (Sergio Altieri)

Underworlds (echi dal lato oscuro)

TEA edizioni

[tutti i racconti – volume quarto]

2011

ISBN 978-88-502-2489-0

Euro 12,00 – pp. 261

Seconda di copertina.

Underworlds raccoglie sette storie che esplorano il lato più oscuro e ai confini del soprannaturale dell’universo narrativo di Alan D. Altieri, il “Maestro italiano dell’Apocalisse”, capace ogni volta di stupirci e di spostare ancora più avanti i confini della sua affilata e potente immaginazione. Il volume si apre con una versione completamente rinnovata del formidabile Scarecrow, lo ‘spaventa-corvi’ sentinella della tenebra, una delle storie più amate (e introvabili) di Altieri, e sopratutto è arricchito da ben due inediti. L’ultimo rogo della Morte Rossa, cupa versione finale di un mondo che cavalca verso l’estinzione accompagnato dalla voce dolente e già ultraterrena del vecchio Johnny Cash; e il fenomenale Totentanz, la ‘danza della morte’, che racconta in presa diretta le micidiali conseguenze di un reality show fuori controllo: quell’estrema spettacolarizzazione della violenza in cui già siamo immersi, anche se spesso preferiamo voltare lo sguardo dall’altra parte.

Recensione in un flash.

Quarto volume della serie TEA dedicata alla produzione breve di Altieri, qui troviamo due inediti e cinque racconti apparsi in altre antologie. Uno in particolare, Scarecrow, è stato completamente rielaborato rispetto all’originale del 1991. Ci metto anche l’editore applica sconti fino a settembre, questo volume l’ho pagato solo 8,40 euro! Da non perdere.

Voto: 07,00 / 10,00.

Recensione full.

Nell’antologia sono presenti sette racconti (Scarecrow, Giorno Segreto, Totentanz, sKorpi@ 6.6, Full Dagon Five, L’ultimo rogo della Morte Rossa, Un’alba per l’Ecclesiaste) di cui due inediti (Totentanz e L’ultimo rogo della morte rossa). In teoria basterebbe già questo per giustificare l’acquisto. In pratica va aggiunto che Scarecrow fa parte dell’antologia Mondadori omonima del 1991 (introvabile se non a prezzi assurdi) ed è stato riscritto da Altieri, Full Dagon Five è un omaggio ben riuscito a Lovecraft, Giorno segreto una versione molto particolare di una società di streghe, Totentanz si riaggancia a una versione da incubo del nostro paese già esplorata in Hellgate (altro titolo della serie TEA dedicata ai racconti), sKorpi@ 6.6 un incubo sospeso tra contractor e cyberwar, L’ultimo rogo della morte rossa riprende le atmosfere e l’omonima storia di Poe e Un’alba per l’Ecclesiaste ci riporta a una storia molto bella apparsa in Armageddon (altro titolo della serie TEA già citata).

Parlando delle antologie TEA precedenti, qui trovate la mia recensione di Killzone.

Un bel menù, condito come si conviene dall’uso affilato della lingua italiana proprio dell’autore con il consueto sub testo dello slang americano e una punteggiatura a suon di calibro .223”. Tutto bene, no? L’ideale per i bullonari come me e per chi segue con piacere le vicende narrative di Altieri, giusto?

Non proprio, le cose cambiano e anche una buona antologia non sposta le coordinate dei lavori precedenti. Da qui la sezione successiva.

Lettera aperta al Magister.

Caro Sergio,

ti seguo dal 1991 e vent’anni non mi sono bastati. Ho il piacere di avere nella mia biblioteca tutti i tuoi lavori con l’eccezione di Scarecrow e spero di avere la gioia di ritrovare a lungo nuove emozioni nei tuoi libri. So del recente avvicendamento in Mondadori tra te e Franco Forte e del conseguente clima di attesa della tua fan base a proposito della tua attività. Mi rendo conto che sarai già assillato da richieste di collaborazione, nuovi progetti antologici e chissà cos’altro. Immagino anche che starai guardando con fiero cipiglio i tuoi progetti in lavorazione, anzi probabilmente li stai già attaccando con la consueta determinazione.

Io invece vorrei chiederti di fermarti un momento.

Hai creato con il lavoro di tanti anni un modo solido ed efficace di scrivere, una sorta di firma che fa individuare al lettore immediatamente il tuo lavoro. Sia chiaro, io mi ci trovo benissimo.

Per contro  ti rende prevedibile. E ostico ai nuovi lettori. L’esperienza del ciclo di Magdeburg, vero passo fuori dalle tue regole, credo sia significativa.

A questo punto mi faccio eretico e vado contro il canone. Per chiederti di scrivere qualcosa di diverso. Di lasciare da parte David, Cassandra, kevlar e gangsta lingo. Sono lì e nessuno li sa usare meglio di te. Prendi la rincorsa e molla un ceffone a mano piena a tutti quanti. Facci vedere che sei libero anche dalle tue creature.

Scrivi un saggio, delle poesie, un ricettario, una guida agli amari svizzeri, un pamphlet… non credo sia un problema per te trovare un editore per un lavoro ‘fuori regola’ e comunque ci sono sempre gli e-book e le autoproduzioni.

Che ne dici? Si va?

Alan D. Altieri – Killzone

Alan D. Altieri (Sergio Altieri)

Killzone – autostrade della morte

TEA Edizioni

(tutti i racconti, terzo volume)

2010

ISBN 978-88-502-2159-2

Euro 12,00 – pp. 262

Risvolto di copertina:

Nella galleria dei personaggi di Alan D. Altieri, in questa schiera di donne e uomini perduti che calcano una terra corrotta e malata, un posto di primo piano spetta a Russel Brendan Kane. È proprio alla figura mitica del master sniper, tiratore scelto dello Special Air Service è dedicato questo nuovo volume che raccoglie sei racconti: Dry Thunder (l’inedito che Altieri ha scritto apposta per l’occasione), Monsone, Joshua Tree, Il giorno dell’artiglio, Family Day e Zona Zero.

Eroe solitario e tormentato, fermo sull’orlo dell’abisso futuro e inseguito dagli spettri del passato, Kane ha attraversato tutti i campi di fuoco per scoprire che nell’istante della distruzione ogni distinzione, ogni ragione si annulla. Ma non è soltanto un gelido ‘terminatore’ di individui e situazioni, anzi. Perché, come ci ricorda il suo creatore, “Russel Kane è medico. Giuramento di Ippocrate da un lato, proiettili ad alta velocità dall’altro, preservazione della vita a destra, apoteosi della morte a sinistra. Questo cuore di tenebra, che più inestricabile non potrebbe essere, costringe Russel Kane nella ugualmente inestricabile contraddizione di ‘eroe bruciato’”.

L’eroe nero che è sceso all’inferno e ne è tornato…

Riferimenti internet:

http://www.tealibri.it/scheda.asp?idlibro=4721

http://it.wikipedia.org/wiki/Alan_D._Altieri

http://alanaltieri.forumfree.it

Recensione flash:

Il volume è un buon modo per recuperare, a un prezzo decente, i racconti dell’autore apparsi negli anni in varie pubblicazioni. Per chi segue la saga di Russel Kane il brano inedito (Dry Thunder) di per sé vale l’acquisto.

Voto finale (complessivo antologia): 07,00 / 10,00.

 Recensione:

Prosegue la pubblicazione presso TEA dei volumi che raccolgono la produzione breve di Sergio Altieri, questo è il terzo volume che è dedicato in maniera monotematica al personaggio Russel Brendan Kane (serie di romanzi ‘Sniper’, pubblicati per Segretissimo Mondadori e in seguito ristampati per TEA). Rispetto ai precedenti volumi (Armageddon e Hellzone) c’è una gemma, un racconto che si colloca direttamente alla fine del terzo, per ora ultimo, romanzo della serie per spiegare come sia stato possibile per il protagonista uscire con le sue gambe da una situazione apparentemente impossbile (Dry Thunder). Il resto del volume, cinque racconti, ci mostra il tiratore scelto più pericoloso mai inventato al servizio altrettante missioni, una più nera dell’altra.

Le coordinate fondamentali di questi episodi sono le stesse, ripetute fino a mostrare la corda di queste storie brevi. Il protagonista si confronta con un campionario di feccia, gli viene affidato un compito in linea con la sua fama, termina il lavoro spazzando via la suddetta feccia. Le altre costanti sono l’ormai leggendario fucile ‘Moloch’ e un uso del linguaggio sempre più cinematografico.

Nota bullonara: il calibro .400 Alaskan attualmente non esiste. Dovrebbe combinare le caratteristiche del .338 Lapua con quelle del .50 BMG; perché dico attualmente? Perché in questo caso la finzione sembra precedere la realtà, ci sono ricerche in corso per arrivare a quel genere di performance.

Altieri sta utilizzando questi racconti per arrivare alla cesura tra i suoi tre cicli narrativi moderni, ovvero il ciclo di Los Angeles (prevista pentalogia), quello già citato dello Sniper (tre volumi più uno programmato) e i due volumi del prossimo futuro (Kondor e Ultima Luce). Ogni storia aggiunge un pezzetto, una tessera a un puzzle che mostra un mondo condannato senza speranza di redenzione. Ogni cosa è destinata a mostrare il suo lato peggiore, la sua oscurità. Il sesso sempre più deviato e contorto, i media sempre più allucinati, l’economia che lascia dietro di sé sempre più miserabili, la logica della jungla che trionfa tra inquinamento, pandemie e guerre sempre più insensate.

Ultima nota sul linguaggio, vero marchio di fabbrica dell’autore, che sta attraversando una trasformazione progressiva che stento a trovare equilibrata. La scansione del periodo, spesso ridotto a frasi brevissime che richiamano la poesia, l’abuso (siamo oltre l’uso) del linguaggio di strada stile gangsta, il ripetersi di schemi di frasi messi in bocca a tutti i tipi di personaggi… sono tutti fattori che da caratterizzanti stanno diventando devianti. Se il genere del techno thriller o del noir si sposa benissimo con le immagini che Altieri sa suscitare e descrivere in maniera minimale è altrettanto vero emerge la sensazione di avere personaggi meno definiti rispetto al passato e che in particolare ogni vicenda stia diventando pretesto per veicolare sempre lo stesso schema.

Aspetto il Maestro di nuovo alla prova del romanzo, so che ha progetti in cantiere dalle possibilità notevoli. Speriamo!