Il perdurante stato di crisi economica sta avendo effetti curiosi su molte persone. Il continuo bombardamento mediatico di notizie preoccupanti, di segni meno nei listini di Borsa e di peggioramento del quadro macroeconomico sta anestetizzando una parte rilevante dei nostri concittadini, quasi una reazione di rifiuto di un problema troppo grande da accettare o di un voler mettere il presente nella categoria ‘incubi in attesa di un mattino radioso’.
Mi dispiace dirlo ma questo è l’atteggiamento peggiore possibile. La realtà può non piacere ma non è modificabile chiudendo gli occhi o prendendo tranquillanti, associando a quei farmaci anche le forme più dementi di intrattenimento televisivo.
Tempo fa avevo sostenuto, con un modicum di cattivo gusto, che la crisi sia anche un veicolo di opportunità per cambiare le cose o per provare nuove direzioni del proprio sviluppo economico/sociale. So bene che moltissimi hanno già fatto tutto quello che potevano per sistemarsi al meglio ma trovo comunque utile offrire qualche spunto di azione/riflessione.
Se è vero che ognuno di noi è troppo piccolo per influire in maniera significativa nel quadro generale questo però non implica di non poter fare nulla per se stessi o per chi ci sta vicino. Dal micro al macro si passa quando una massa critica di persone cambia un corso di azione e penso sia intuitivo che ogni persona possa dare un suo contributo.
Se appartenete alla fascia di popolazione che non è stata pesantemente colpita dalla crisi economica potreste trovarvi con un gruzzoletto da investire e di questi tempi pare di essere nella posizione di un ciuffo d’erba in mezzo a una mandria di mucche affamate. Metterli nel materasso o in una più prosaica cassaforte non serve a molto, personalmente consiglio due possibilità. La prima è molto difensiva, compratevi titoli di Stato italiani al miglior rendimento possibile (attualmente sono ancora molto interessanti), la seconda richiede decisamente più coraggio: investite nell’economia reale.
Con la difficoltà di reperire capitali nel mercato bancario sono diventate interessanti le quote di aziende sane, spesso con profili di crescita anticiclici. Acquisire oggi il 5-10% di una buona azienda costa molto meno di dodici mesi fa e potrebbe rappresentare il migliore investimento della vostra vita. Il difficile è informarsi in maniera adeguata e scegliere di conseguenza. Evitate come il fuoco amici&parenti, diffidate al massimo delle banche. L’unico modo serio di farlo è investigare di persona e non aver paura nel prendere appuntamento direttamente con i proprietari.
Se siete nella terra di mezzo della classe media, coloro che non hanno granché da spendere ma cominciano a temere di dover fare dei passi indietro, vi consiglio di procedere a una massiccia spending rewiev. Sì, la stessa strategia che dovrebbe intraprendere l’attuale governo, applicata però al vostro bilancio personale/familiare. Ci vuole pazienza e tempo ma può dare risultati interessanti. Costruitevi un foglio di calcolo e inseriteci TUTTE le voci di entrata e uscita. Consiglio di dividere le uscite per settori (trasporti, utenze, alimentari ecc.) e in generale di differenziare i costi annuali (o comunque scadenzati, come i mutui) da quelli giornalieri.
A cosa serve la spending review? A dirvi dove vanno a finire i vostri soldi. E a riflettere sulle opportunità. Perché pagare quei costi assicurativi quando sul mercato potrebbe esserci di meglio? Perché lavorare con quella banca se altre vi costerebbero meno? Perché mantenere quattro schede SIM se in realtà ne usate veramente due? Le domande che derivano da questo esame variano moltissimo in ragione delle vostre abitudini e richiedono strategie diverse di soluzione. In generale sconsiglio di basarsi su pareri altrui e di verificare di persona i costi. So che rompe parecchio le scatole leggere gli estratti conto, le condizioni di fornitura delle utenze, considerare il rapporto costo/beneficio dei gestori telefonici. Ma chi può fare i vostri interessi meglio di voi? E’ un processo che implica delle scoperte, tipo che nei contratti sono scritte clausole allucinanti.
Se viceversa avete già passato la linea rossa dei problemi con ogni probabilità avete già operato scelte difensive per risparmiare dove potete e cose del genere. Il passo successivo è altrettanto difensivo ma di natura diversa. Spendere meno non deve significare abbandonare ogni velleità e abbruttirsi. E se invece di comprare cose di dubbia qualità dai discount / hard discount provaste a produrre da soli? Pane, dolci, detersivi, conserve… la lista è molto lunga e consente di coniugare risparmio e miglior qualità, nonché di scoprire cose fondamentali della filiera alimentare. Il prezzo da pagare è il tempo, il livello di organizzazione richiesto sale di parecchio. Personalmente consiglio caldamente di prendere questa strada.
Ultimo elemento, ma al vertice per importanza, è il vostro futuro.
Siete gli unici a potervi tutelare seriamente.
Anche qui ci sono due livelli di azione da intraprendere. Il primo è quello della salute. Fate almeno un ciclo di analisi all’anno (sangue e urina) e mettete sotto controllo l’alimentazione. Ove vi sia possibile non usate l’auto a faovre della bicicletta o dell’andare a piedi. Sono cose minime ma di grande effetto. Il secondo livello è quello dell’apprendimento. Per quanto possiate essere qualificati, con pareti tappezzate di lauree e master, non ne sapete abbastanza. Per quanto siate esperti o addirittura unici nel vostro lavoro, non potete sedervi sugli allori. C’è una marea di materiale gratuito disponibile in Rete, specialmente se conoscete l’inglese (se non lo sapete è un buon punto di partenza per la vostra formazione).
Sapere è potere, recita un proverbio. E’ vero anche ora, anche durante la crisi peggiore che si ricordi. Acquisire conoscenza vi apre prospettive diverse e potrebbe mettervi in grado di migliorare la vostra situazione professionale. Scoprire come e dove reperire le informazioni di vostro interesse è già foriero di possibili contatti, consiglio di tenere alto il livello di attenzione man mano che interagite su questo percorso.
Per la stessa ragione condividete con altri quello che scoprite, non importa quanto sia distante dai vostri interessi principali. What goes around comes around, ricordatevelo.
Mi rendo conto che un post come questo sembra una sorta di predicozzo di quarta categoria e che la maggior parte di chi passa di qui è in grado di formulare consigli o raccomandazioni interessanti. Bene, fatelo. Siate solidali e confrontatevi, credo ci siano pochi argomenti più interessanti del proprio futuro.