Tropa de elite 2 (2011)

Tropa de elite 2 (2011)

Titolo completo: Tropa de elite 2 – O inimigo Agora é Outro

Titolo inglese: Elite Squad – The Enemy Within.

Regia di José Padilha

Sceneggiatura di  José Padilha e Braulio Mantovani

Dopo il successo internazionale di “Tropa de elite” del 2007 (tra le altre cose premiato con l’Orso d’oro a Berlino) era inevitabile che venisse alla luce un seguito, con tutti i rischi del caso. Il primo film era stato un pugno nello stomaco per molti, mostrando una realtà brutale molto distante dall’immagine glamour del Brasile spiagge-samba-ragazze-calcio che acceca i turisti.

Il reparto speciale che dà il titolo ai due film altro non è che il BOPE (Batalhão de Operações Policiais Especiais di Rio de Janeiro) ovvero un gruppo di pronto intervento della polizia militare destinato a colpire nel modo più duro le organizzazioni del narco traffico. Il BOPE ha la giusta fama di non guardare per il sottile, impiegando spesso la violenza oltre ogni limite consentito. In compenso è decisamente ben visto dalla pubblica opinione brasiliana, spesso in contrapposizione con il resto delle forze di polizia o delle milizie statali.

Per chi se lo fosse perso raccomando assolutamente la visione di “Tropa de elite” e già che ci siamo dell’omonimo romanzo (a firma di due ufficiali del BOPE e di un sociologo). Il primo film mostrava uno spaccato delle operazioni del BOPE, in contrasto sia con il crimine organizzato che l’endemica corruzione che va dal potere politico alle altre forze di polizia (suona familiare?). Ne risultava un film veloce, a tratti caotico e confuso, una serie di flashback e sequenze montate con l’accetta che  riusciva a essere disturbante per la violenza che trasmetteva.

Il secondo film prende le mosse tredici anni dopo gli eventi del primo, mossa che permette di tagliare i ponti con le trame del primo e di modificare il cast per presentare altri aspetti della società brasiliana. il protagonista, capitano del BOPE nel primo film, ha fatto carriera fino a diventare tenente colonnello e in seguito alla pessima gestione di una rivolta in un carcere viene estromesso dal reparto per diventare sotto segretario alla sicurezza. Da qui prende le mosse l’intera trama, dalla contrapposizione tra il potere politico (dal governatore dello stato in giù) alle milizie sempre più corrotte, diventate un sistema mafioso a tutti gli effetti (ancora, suona familiare?). Non svelo altro della trama per non guastarvi un bel film come questo ma aspettatevi durezza da tutti gli aspetti. Questo Brasile, realtà in grande ascesa, è teatro di una distanza siderale tra il vertice e la popolazione e i risultati si vedono.

Ho trovato migliorata la regia di Padilha e più matura la trama, ben supportata da un attore protagonista, Wagner Moura, in grandissima forma. Menzione d’onore anche per uno dei villain, Milhem Cortaz, che ha dato espressività a un personaggio che rischiava di diventare una caricatura. Mi spingo fino a dire che il film non solo vale la visione ma anche l’acquisto del DVD (o della copia digitale).

Voto: 07,50 / 10,00.