Un ricordo del Columbia, dieci anni dopo. Fa ancora male. Come per il Challenger o per i tanti, troppi, caduti dell’era spaziale. Per i sogni che sono svaniti nel fumo e nella nube di detriti, per altre sette vite perse per una serie assurda di concause tecniche e di cattivi appalti, per pezzi di ceramica e componenti di bassa qualità.