Valpurga non muore mai

Ieri pomeriggio, grazie alla segnalazione del mio amico Giuseppe Cilluffo, ho scoperto una nuova recensione di un progetto antologico terminato ormai diversi anni fa. Il caro, vecchio, Valpurga, nato all’interno del forum dedicato ai lavori di Sergio “Alan D.” Altieri e germogliato nell’arco di qualche mese. Non ci pensavo da un pezzo, devo ammetterlo.

La recensione la trovate qui e devo dire che è stato interessante leggere parole di apprezzamento per un lavoro molto di “pancia” che a rifarlo oggi prenderebbe una piega completamente diversa. In quel futuro immaginario, originato da niente di meno che della completa distruzione di Roma, si agitano fantasmi e storie ancora da raccontare. Devo avere ancora da qualche parte la scaletta di un romanzo che portava fino a quell’evento.

Grazie a “dr.Zinu” per le parole che mi ha dedicato e un augurio di cuore al gruppo di Infiniti Mondi / scrittorindipendenti.com  per la loro attività.

E-book, un piccolo controllo

Sono andato a spasso per la rete, giusto per fare un piccolo controllo su quattro portali molto conosciuti. L’idea era capire che tipo di presenza abbia il genere fantascienza nei rispettivi cataloghi, diciamo che è un piccolo antipasto di una ricerca più seria da fare in futuro.

Nota: i dati sono relativi ad accessi effettuati oggi.

Su Ibs.it, settore e-book, sottosettore dedicato a fantascienza e fantasy. 415 titoli in tutto. Peccato che siano conteggiati due volte i titoli in versione pdf e epub. Ne rimangono 348.

Su bol.it, settore e-book italiani, non esiste il settore SF, la fantasy è insieme ai gialli (?). cercando fantascienza escono allo scoperto 77 titoli, anche qui ci sono i doppi (pdf-epub) il che porta il totale corretto a 69.

Passando a Ultima books e cercando fantascienza, ci sono 145 libri. Nel novero sono compresi alcuni doppi (5), quindici titoli di Salgari (?), un testo di  Luciano di Samosata (??) uno di fotografia digitale (???) e uno sulla magia di Harry Potter (what?). Rimangono 122 titoli.

Da programmatore mi chiedo se sia davvero difficile avere dei contatori per categoria…

Manca Amazon.it, il neonato settore italiano del gatekeeper del futuro. La fantascienza è assieme alla fantasy e all’horror. Si può però effettuare un’ulteriore selezione per arrivare a 140 titoli. Guarda un pò, ci sono anche il Girola e Enzo Milano.

Mettiamola così, si può fare di meglio. Magari scrivendo qualcosa di nuovo. 🙂

Seven links project

Grazie al caro Alessandro Girola, carogn simpatico come pochi, sono stato coinvolto in questo meme che rimbalza qua e là nella blogosfera. Si tratta di operare una selezione dei propri post e rispondere di conseguenza a delle domande. Last but not least, si rifila il meme fresco-fresco ad altri sette ignari colleghi in modo da risultare opportunamente virali.

In una parola: orren bellissimo.

Il post il cui successo mi ha stupito.

Di solito i post che dedico a argomenti sociali-politici-economici tendono a deprimere visite e commenti, quello con le considerazioni sulla fine del secolo breve è stato una notevole eccezione.

Il post più popolare.

Il concorso pro SF ha smosso le acque, pur sollevando parecchi dubbi. Logico che il post con le votazioni diventasse il più popolare finora.

Il post più controverso.

Parlare di pirateria informatica, nel senso del download illegale e simili, mi ha attirato un paio di troll che ho prontamente eliminato e una manciata di mail poco opportune. E dire che il post non è un granché.

Il post più utile.

A costo di essere presuntuoso, ricapitolare la storia della Pansac International è stato utile. Non solo per chi vi è direttamente coinvolto.

Il post che non ha ricevuto l’attenzione che meritava.

Ragionando sulla crisi greca mi è venuta un’idea, una sorta di contromossa per combattere una crisi speculativa che si fa forza sul debito pubblico. Onestamente, mi è dispiaciuto non ci fosse più attenzione.

Il post più bello.

Non ho medaglie da esibire, scelgo questo perchè parla di eroi. Più divento vecchio, più mi sembrano tragici e necessari assieme.

Il post di cui vado più fiero.

Anche qui zero medaglie. Sono fiero di aver sostenuto la causa dei dipendenti della Pansac, nessun dubbio. Qui indico il ragionamento sulla SIAE, altro spunto tipicamente italiano.

I sette prescelti, le vitt i prossimi che proseguiranno (se lo vorranno) questo meme.

Alessandro Forlani

Ariano Geta

Massimo Mazzoni

Gherardo Psicopompo

Iguana Jo

Elvezio Sciallis

Enzo Milano

Fatevi sotto ragazzi, è ora di ballare. Pazienza se la musica non è il massimo, l’importante è giocare.

 

Ci vuole del coraggio

Ci vuole del coraggio. A manciate. Prendere un pezzo di storia risorgimentale, di solito presentato con un carico di retorica micidiale, per basarci un lavoro di sapore fantastico già non è banale. Filtrarlo in versione moderna come linguaggio e ritmo rasenta l’eresia. Inserire elementi steampunk porta dritti al plotone d’esecuzione, ovviamente con armi ad avancarica per l’occasione.

Per Enzo Milano tutto questo non è un problema. Anzi, è carburante per l’immaginazione, benzina per un trip a puntate giocato sui ritmi di un action moderno. Mostri sacri? Non pervenuti. Sacra storia patria? Niente che si debba lasciare sul piedistallo a prendere polvere. Le cinque giornate di Milano del 1848, quelle che trovate sui libri di storia, sono state un momento straordinario per l’Italia. La versione che leggerete a puntate è un omaggio fatto con un cuore grande come quello dei Martinitt di allora.

Mettetevi comodi, spegnete il telefono e staccatevi dalla Rete. State per salire su un ottovolante di prima classe e non sono ammesse distrazioni. Seguite i link nel blogroll e fatevi la corsa fino in fondo.

(In un certo senso ci sono anche io. Come light editor. Ho cercato di oppormi all’avanzare sferragliante e spietato delle storie di Enzo e ne sono stato travolto. Così imparo, mai mettersi davanti a un tank. Non quando si è privi di uno straccio di panzerfaust, devo ricordarmi di prenderne uno quando esco di casa alla mattina come fanno gli inglesi della City con l’ombrello.)

Cattive abitudini

Ci sto ricascando. Dopo aver bloccato 21 (ventuno) progetti per dedicarmi a uno solo, quel Goliath che trovate referenziato con una pagina per conto suo in questo blog, sto ripartendo con altre idee che non c’entrano nulla.

Tutto per non scrivere. Il che non sarebbe neppure un male, di schiribacchini ce n’è d’avanzo. Il problema arriva con le idee che spingono nel mio encefalo per uscire, tutte quante urlando ‘prima io!’.

Posso sempre dare la colpa agli altri, sostenere che è per la loro cattiva compagnia che mi allontano dalla retta via che porta a concludere i progetti. Per esempio è colpa di Davide Mana se sto considerando seriamente di proporre un ‘agile libretto’ per il Lemuria Social Club ed è parimenti colpa di Alessandro Girola, suo degno compare, se per il mini saggio in questione ho ripescato trenta file dai miei hard disk.

Che dire poi di Enzo Milano? Quel brutto mannaro che non è altro ha scatenato una rivoluzione del 1848 nel mio povero e indifeso cervello con la sua revisione delle Cinque giornate di Milano. Diavolerie su diavolerie, davvero. Andrebbero spiegate, descritte, disegnate? E chi lo fa, eh?

Il travaso delle responsabilità, sport davvero molto in voga in Italia, può proseguire senza problemi. Dal mio hard disk principale mi guarda in cagnesco la seconda parte delle avventure della Stone Cold Company e lo farà fino a quando non lo finirò. E qui la colpa tocca a Germano, a Gianluca Santini, Massimo Mazzoni e a tutti gli altri che hanno scritto spin off del Survival Blog. Massa di carogne che non siete altro.

Poi c’è una novel scritta al 60%, unica superstite di otto stroncate senza pietà. Un racconto fantasy che è il seguito di ‘Riti di passaggio’, arrivato al 40% della prima stesura. Di chi è la colpa? Uhm… aspettate un momento. L’11 settembre? I cinesi? La crisi economica? I nazisti in agguato sulla faccia nascosta della Luna?

Sappiate comunque che ci deve essere un complotto da qualche parte. Non ho capito ai danni di chi.