
Ci sto ricascando. Dopo aver bloccato 21 (ventuno) progetti per dedicarmi a uno solo, quel Goliath che trovate referenziato con una pagina per conto suo in questo blog, sto ripartendo con altre idee che non c’entrano nulla.
Tutto per non scrivere. Il che non sarebbe neppure un male, di schiribacchini ce n’è d’avanzo. Il problema arriva con le idee che spingono nel mio encefalo per uscire, tutte quante urlando ‘prima io!’.
Posso sempre dare la colpa agli altri, sostenere che è per la loro cattiva compagnia che mi allontano dalla retta via che porta a concludere i progetti. Per esempio è colpa di Davide Mana se sto considerando seriamente di proporre un ‘agile libretto’ per il Lemuria Social Club ed è parimenti colpa di Alessandro Girola, suo degno compare, se per il mini saggio in questione ho ripescato trenta file dai miei hard disk.
Che dire poi di Enzo Milano? Quel brutto mannaro che non è altro ha scatenato una rivoluzione del 1848 nel mio povero e indifeso cervello con la sua revisione delle Cinque giornate di Milano. Diavolerie su diavolerie, davvero. Andrebbero spiegate, descritte, disegnate? E chi lo fa, eh?
Il travaso delle responsabilità, sport davvero molto in voga in Italia, può proseguire senza problemi. Dal mio hard disk principale mi guarda in cagnesco la seconda parte delle avventure della Stone Cold Company e lo farà fino a quando non lo finirò. E qui la colpa tocca a Germano, a Gianluca Santini, Massimo Mazzoni e a tutti gli altri che hanno scritto spin off del Survival Blog. Massa di carogne che non siete altro.
Poi c’è una novel scritta al 60%, unica superstite di otto stroncate senza pietà. Un racconto fantasy che è il seguito di ‘Riti di passaggio’, arrivato al 40% della prima stesura. Di chi è la colpa? Uhm… aspettate un momento. L’11 settembre? I cinesi? La crisi economica? I nazisti in agguato sulla faccia nascosta della Luna?
Sappiate comunque che ci deve essere un complotto da qualche parte. Non ho capito ai danni di chi.