Comunicazioni di servizio

Breve post di aggiornamento, utile per fare il punto sulla situazione e chiarire gli impegni presi.

Ho aderito al primo ‘livello segreto’ del Sick Building Syndrome, ovvero riscrivere in maniera fedele ai fatti ma alternativa nella forma uno dei capitoli del round robin. Maggiori dettagli sulla cosa sul blog di Davide Mana (lo trovate come link nel blogroll). Fatto questo per me il progetto è terminato, se ce ne sarà il modo posterò una mini analisi del round robin dal mio punto di vista.

Come alcuni di voi hanno già notato mi sono iscritto a Google+, fa parte di un esperimento che porterò avanti per qualche settimana, mi scuso in anticipo per l’incomodo ma era l’unico modo per sperimentare il software in questione.

Mancano pochi giorni alla fine del concorso SF, limite invalicabile rimangono le 23.59 del 30/09/2011; quindi se la cosa vi interessa datevi una mossa, tempus fugit.

Sempre sul concorso ho selezionato i sei titoli da offrire in premio. Maggiori dettagli in seguito, sappiate per ora che la terna di libri in premio per ogni categoria vedrà un autore italiano, un classico del genere e un testo breve più recente. Lo iato di tempo tra la presentazione in pubblico delle proposte e la proclamazione dovrebbe essere sufficiente per permettermi di reperire i testi in questione.

Rimuoverò nei prossimi giorni la pagina Goliath da questo blog, il progetto è da considerarsi arenato oltre ogni possibile salvataggio.

Entro fine anno verrà rimossa la pagina dei download / freebies.

Goliath!

Eppur si muove, frase probabilmente apocrifa attribuita a Galileo Galilei, descrive lo status del mio progetto romanzo. Siamo alla seconda versione, ho spazzato via la prima dopo che si era arenata per i soliti motivi che strozzano i progetti dei dilettanti. Zero pianificazione, poca cura dei dettagli, lavoro insufficiente sui personaggi… nominate un errore da principiante, io li ho fatti tutti.

Il primo working title era ‘1862 – Roma o morte’. Quello attuale, spero definitivo, è ‘Goliath’. Qui sotto il primo draw dell’insegna, da considerare come un’idea messa in veste digitale suscettibile di molto lavoro per arrivare alla forma voluta.

Che cosa è Goliath? Un mezzo decisamente steampunk. Grosso. Molto grosso. Un vero e proprio incubo mobile in grado di fare male. Se sentite la terra vibrare c’è un motivo, se qualcosa ha bloccato la luce del Sole o se vedete in lontananza un pennacchio di fumo nero è per lo stesso motivo. Sta arrivando.

Il neurone rotolante

Nonostante i primi caldi e il perdurare del mio deficit neurale posso dire di aver ripreso un ritmo decente di attività, almeno per quanto riguarda la presenza sulla blogosfera e lo scrivere. La cosa prescinde dal concetto di qualità, fattore per me abbastanza difficile, a favore della quantità e della costanza. Per ora, sottolineo per ora, sono riuscito a mantenere un appuntamento giornaliero con questo nuovo blog e a mettere a disposizione una storia alla settimana.

Se è vero, io lo credo, che uno dei segreti della scrittura è la costanza allora è da quel punto che devo passare dal momento che tendo a privilegiare l’elucubrazione all’azione diretta. Il risultato sono nuove idee, un certo prurito alle mani e nuove possibilità che si affiacciano all’orizzonte virtuale della Rete, ulteriore indicazione della presenza della sincronicità.

La mia Stone Cold Company è stata bene accolta, grazie di cuore a tutti voi, e ora ringhia alla periferia dell’area di Broca, lamentandosi per aver lasciato il lavoro in sospeso. Ci sono ancora dei Gialli in giro, li sento borbottare, quelli della Whyte non si sa che fine abbiano fatto e i bastardi della NAA fanno i loro porci comodi in Sardegna. Uhm, bisognerà fare qualcosa in merito. Se no questi fanno un colpo di Stato.

Sullo sfondo del mio deserto mentale c’è un’ombra. Massiccia, sbuffante, irta di sporgenze. Si chiama Goliath e si sta stufando di aspettare.