Dagong sbarca in Europa

Quando si parla di agenzie di rating il pensiero di tutti vola alle tre sorelle di lingua inglese, Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. I più ignorano che esiste anche un altro imp0rtante giocatore in questa partita, una voce destinata a breve a conquistare una parte della ribalta internazionale. Parlo di Dagong, l’agenzia cinese di rating che sta aprendo a Milano la sua prima succursale europea. Si tratta di una delle prime mosse in terra straniera per Dagong, da considerare insieme alla prossima apertura ad Hong Kong.

dagong

Cosa cambia con la presenza all’estero? Dal punto di vista formale poco o nulla, la presenza dell’agenzia cinese non è neppure una mossa puramente simbolica anche se è vero che c’è un simbolismo evidente. Questa agenzia è anche la voce di una parte consistente del capitalismo cinese e la manifestazione più forte del peso crescente dei fondi di private equity a guida cinese o mista cinese/partners. Stiamo parlando di masse di denaro con nove zeri dietro la cifra in euro e della possibilità concreta che ci sia parecchio shopping nel corso di quest’anno, data la felice (per i cinesi) coincidenza di bassi prezzi e di una certa debolezza di fondo di una parte del capitalismo occidentale. Se poi si ragiona sulla prossima scadenza dell’Expo a Milano (2015) il cerchio si chiude.

La Cina sta passando da anni alla terza fase della sua economia, quella in cui investe sui mercati esteri evoluti e prova a ritagliarsi uno spazio a tutti i livelli delle filiere economiche e finanziarie dopo aver stabilito un fattore forte di predominio in quelle produttive. Segnatevi il nome Mandarin Capital, nelle vicende economiche del 2013 in Italia lo sentiremo fare spesso.