Top 5: i topic sulla fantascienza

Dalle e-mail ricevute negli ultimi giorni e da alcuni commenti su post precedenti legati all’argomento SF in Italia emergono alcune questioni di fondo, provo a farne una sintesi con a latere il mio parere.

1) Per la SF non c’è mercato. I numeri di sicuro non sono esaltanti, anche Urania si è beccata un calo di vendite notevole negli ultimi anni e non mi risulta che gli altri editori siano messi meglio. Va anche detto che il dato della SF ci colloca in un mercato dai numeri molto bassi e che non c’è mai stato un Harry Potter a rilanciare il settore.

2) C’è un giro autoreferenziale di autori-editori-critici che blocca tutto. Può darsi, non sarebbe neppure una grande novità. Ma anche fosse? Gli editori come gatekeeper funzionano solo per il cartaceo e sulla Rete si parte da condizioni molto diverse. Se pure ci si trovasse di fronte a un blocco compatto di oppositori chi può impedire a chiccessia di lanciare un proprio progetto e promuoverlo?

3) Gli italiani sono depressi e non guardano al futuro. Vero, per certi versi mi ci riconosco anche io nel profilo. Tuttavia la narrativa può rispondere sia alla necessità di evasione che alla possibilità di portare ai lettori un cambio di prospettiva e/o di paradigma. Una storia forte come ambientazione, plot e con buoni personaggi perché dovrebbe funzionare in ambito fantasy, noir o thriller e non nella SF?

4) I lettori italiani hanno scarsa formazione scientifica e quindi non si interessano alla hard SF. I dati della scolarizzazione sono sconfortanti da decenni, questa è una realtà che ha conseguenze pessime su molti aspetti della nostra condizione come paese. Vorrei però fare notare che una tecnologia, vera o presunta, non necessita di 200 pagine di formule e grafici per essere presentata al lettore. Se in una storia di deve narrare di quasar e pulsar si può trovare il modo di non renderli pesanti per il lettore non astronomo.

5) Io ci ho provato ma con scarsi risultati, vanno di più altri generi. L’orientamento dei gusti dei lettori è maggiore in altre direzioni, nessun dubbio su questo. Del resto se si vanno a leggere le classifiche di vendita ci sono spesso manuali di cucina, biografie di personaggi mediatici scritte da terzi, scritti del papa in carica e così via. La SF è una nicchia, come già detto in altre occasioni. Il più è raggiungere questo pubblico con uno sforzo di promozione / marketing, il che non sarà proprio artistico ma è necessario.

Top5 – le astronavi che vorrei comandare

È difficile smettere. Questo meme dà dipendenza e scatena le mie povere sinapsi alla ricerca di altre top5 da proporre al pubblico ludibrio. Sono un appassionato di SF fin dalla più tenera età e non posso prescindere da una classifica di astronavi. Non quelle più belle o più famose ma quelle che mi hanno più colpito come design. Hanno in sé un sentore di cosa realizzabile che mi fa venire i brividi.

Quinto posto per la più pericolosa, la Death Star di Star Wars. Benchè incompleta era comunque in grado di distruggere un pianeta con un singolo colpo.

Quarto posto per la più vicina a noi, la Venture Star di Avatar. Simile come design a quella vista in 2001 Odissea nello spazio ma attualizzata in modo gradevole. Nel film si vede poco, peccato.

Terzo posto, la nave romulana Narada vista in Star Trek 11 (il reboot della serie). Dovrebbe essere una nave mineraria del futuro, ha una dotazione offensiva impressionante.

Secondo posto, dritta dal primo film del franchise Alien, la USCSS Nostromo. Umile nave da trasporto destinata a diventare ambiente per uno dei film di SF migliori che io abbia mai visto.

Primo posto, sempre presente nel mio immaginario, la USS Sulaco che appare all’inizio di Alien 3. Sarà che assomiglia a un fucile d’assalto, sarà che incute minaccia mentre procede nello spazio ma per me è il prototipo di nave che vorrei comandare.

Top 5: i cinque personaggi che avrei voluto interpretare

Rilancio una simpatica idea di Alessandro Girola, che trovate qui, per mettere inlinea una mia classifica di personaggi che avrei voluto interpretare al cinema. E’ un gioco, direi una parentesi estiva in una blogosfera piuttosto piatta.

Ladies and gentlemen, here we go!

Quinto posto per Ron Perlman, interprete in Blade II del leader del gruppo di vampiri che si affianca al personaggio principale per fermare una nuova specie mutata di vampiri.

Quarto posto per Toshiro Mifune, interprete nel film I Sette samurai di un personaggio tanto tradizionale quanto fuori dalle righe.

Terzo posto per Arnold Schwarzenegger, interprete di Terminator nella parte di un cyborg assassino.

Secondo posto per Clint Eastwood, qui nel ruolo di protagonista di Dirty Harry.

Primo per Edward James Olmos, qui nel ruolo di poliziotto in Blade Runner.

Giocate anche voi!!!