Sono attivo su questa piattaforma da fine aprile di quest’anno dopo un’esperienza in chiaroscuro su Livejournal e posso dirmi soddisfatto di quello che ho trovato qui su WordPress. Il sistema non ha mai manifestato problemi di accesso o malfunzionamenti, è gratuito, ha un sacco di gadget che non ho neppure esplorato ed è semplice da usare.
No, non sto facendo pubblicità. Anche perché avrebbe poco senso dall’interno di una piattaforma magnificarne il buon funzionamento. Si suppone che se si sceglie un servizio è perché lo si trova confacente rispetto alle proprie esigenze, così dovrebbe essere in presenza di un minimo di raziocinio. Per quanto l’argomento blog possa essere considerato poco serio da molti non credo che una persona intelligente voglia avere a che fare con uno strumento mal funzionante.
Da un paio di mesi sto anche esplorando le possbilità di G+, il social network di Google. Si tratta di un esperimento a cui non sto dedicando il tempo necessario ma francamente la prima impressione che ho è di un ambito piuttosto limitato. Il sistema delle cerchie mi piace, le modalità di interazione con gli altri utenti non mi sembrano proprio il massimo che si può ottenere. È molto meno invasivo di Facebook e questo di sicuro gli vale parecchi punti.
L’interrogativo che mi sto ponendo in questi giorni è come promuovere in maniera efficace la blogzine di cui parlavo ieri. I social network funzionano in modo limitato, indicizzare il nuovo blog in maniera intelligente per le chiavi di ricerca è una buona mossa ma non sufficiente per ottenere una rapida diffusione. In assenza di altre possibilità toccherà muoversi alla vecchia maniera, andare a connettere un forum alla volta, un blog alla volta, una casa editrice alla volta.
Si può supporre che ci sia una sorta di soglia critica, un livello di contatti tale da auto sostenersi e generare una lenta espansione nel periodo successivo. Rimane una supposizione, non ho trovato nessuna indicazione attendibile per capire di che numeri si stia parlando. C’è da sperare che da Hollywood arrivi qualche buon film a fare da traino o che spinte analoghe possano arrivare dalla televisione o dal mercato editoriale. Ci sarà molto da lavorare, considerando l’intero 2012 come periodo sperimentale.
Time will tell.