In the last two weeks I’ve spent a good time toying with a number of different ideas, all about a brand new novel to start as soon as possible. You see, to me it’s a matter of different images, sounds and suggestions like jigsaw pieces until “BANG” a lot of elements connect to give me the foundations of a new work.
pulp
Norvell W. Page – The Spider: Robot Titans of Gotham (2007)
Norvell W. Page
The Spider: Robot Titans of Gotham (2007)
Baen books
pp. 368
ISBN 978-1416521273
link su amazon.com
Quarta di copertina (da Amazon.com)
Two complete novels in one volume of the adventures of the mysterious masked crime fighter known as “The Spider,” hunted by the underworld and the police alike. In one, the Spider battles an army of giant robots that has New York City under siege–a storyline so fraught with action and peril, that the very creators of Superman had borrowed it for one of the Man of Steel’s comic strip adventures. It also was the inspiration for the major motion picture, “Sky Captain and the World of Tomorrow.” In the second novel, the spider battles a criminal mastermind who threatens the entire northeast with thousands of poison-fanged vampire bats unless his terms are met. Can even the Spider–hunted by the law as never before after faked evidence has branded him as the master of the killer bats–unmask the identity of the Vampire King before thousands die horribly?
Recensione flash.
Qualcuno ha detto pulp? Qualcuno ha visto un tizio con due .45” e un gran caratteraccio? Dagli anni ’30 due eroi senza compromessi per tre novel che si leggono d’un fiato. Le radici di Batman, del Punitore, di tanti altri eroi sono nelle riviste pulp e qui ne avrete prova.
Voto: 07,00 / 10,00
Recensione.
E’ tutta colpa di Davide Mana. Che continua a segnalare cose interessanti e ripesca storie e autori di prima della WWII. Recuperate i suoi articoli:
http://strategieevolutive.wordpress.com/2012/01/13/un-milione-di-parole-allanno-come-minimo/
http://strategieevolutive.wordpress.com/2012/01/16/come-scrivo-norvell-page-1935-1/
http://strategieevolutive.wordpress.com/2012/01/17/come-scrivo-norvell-page-1935-2/
http://strategieevolutive.wordpress.com/2012/01/18/come-scrivo-norvell-page-1935-3/
Di cosa stiamo parlando? Di una raccolta edita dalla benemerita Baen che recupera tre novel (e non due come dalla presentazione di Amazon) di un autore prolifico come pochi. Per essere più precisi stiamo parlando di:
Death reign of the vampire king (The Spider magazine – novembre 1935)
Satan’s murder machines (The Spider magazine – dicembre 1939)
The city condemned to hell (The Octopus magazine – febbraio/marzo 1939)
Le prime due vedono protagonista The Spider, la terza un altro personaggio noto come The Skull Killer. Non ho idea del come mai abbiano fatto questo mix ma poco importa, l’atmosfera e le tematiche sono le stesse e lo stile è quello dell’autore. Su Norvell W. Page vi rimando agli articoli di Davide, in questa sede credo valga la pena di ricordare che era un ex giornalista convertito alla narrativa per esigenze economiche. Le riviste pulp andavano benissimo in quegli anni e Page non ci mise molto a capirne i meccanismi per creare la sua nicchia nel mercato, il resto lo fece una capacità produttiva notevole e una varietà di spunti che vennero citati anche dai fumetti (altra realtà in grande sviluppo in quegli anni).
Quali sono le coordinate? Abbiamo l’eroe diviso tra l’identità pubblica di riccone e il ruolo da difensore della giustizia, l’eterna fidanzata che non disdegna di impegnarsi in prima persona, un paio di comprimari e un mondo dove sotto ogni pietra può nascondersi il piano di qualche super cattivo che vuole dominare o distruggere. In più il contesto è pulp. Se The Spider ritiene di dover ammazzare qualcuno la fa, se deve pestare qualcuno per avere informazioni lo fa. Tutti gli danno la caccia, tutti lo odiano ma grazie alle sue doti quasi sovrumane (il quasi è d’obbligo) l’eroe riuscirà a vincere nell’ultima pagina dopo una serie di cliffhanger ben assortiti. Nel frattempo il piani del cattivo di turno si sono dispiegati e hanno fatto una serie di danni impressionanti. Qui non si sta a guardare il capello o simili, se devono morire trecento persone o tremila non ci sono problemi, così come non si sta a fare distinzioni su donne e bambini.
A voler guardare queste storie con occhio bullonaro c’è da mettersi ad urlare e a declamare rosari blasfemi ma sarebbe disonesto leggere storie degli anni ’30 con questa impostazione, un po’ come quegli idioti che criticano Shakespeare perché scriveva in un inglese che oggi risulta essere ostico. Le storie sono di grana grossa, lo spazio per la psicologia è davvero minimo e molte soluzioni sono giocate su forzature davvero pesanti. Il fascino rimane però intatto anche dopo settant’anni e passare dal personaggio più famoso di Page, The Spider, al semi sconosciuto Skull Killer non altera il piacere della lettura. Anche il linguaggio, dritto dal giornalismo di cronaca, non ha risentito più di tanto del passaggio del tempo e aiuta nella lettura. Se avete voglia di una lettura pulp o semplicemente volete recuperare l’atmosfera delle riviste di quegli anni questo volume è una buona occasione.
Gabriel Hunt – Among the Killers of Men
Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.
Gabriel Hunt (David J. Schow per questo libro)
Among the Killers of Men (2010)
Leisure books
pp.265 – $ 6.99
ISBN 978-0-8439-6256-7
(contiene una preview del volume “Through Napoleon’s Web”)
Quarta di copertina.
From the towers of Manhattan to the jungles of South America, from the sands of Sahara to the frozen crags of Antartica, one man finds adventure everywhere he goes: Gabriel Hunt.
Backed by the resources of the $100 million Hunt Foundation and armed with his trusty Colt revolver, Gabriel Hunt has always been ready for anything – but is he prepared to face…
THE KILLERS OF MEN
The warlord’s men came to New York to preserve a terrible secret – and left a dead body in their wake. Now Gabriel Hunt in on their trail, a path that will take him to the treacherous alleyways and rooftops of Shangai and a showdown with a madman out to resurrect a deadly figure from China’s past…
Recensione flash.
Romanzo parte di una serie di sei titoli, tutto giocato sul ritmo e sull’azione. Se avete amato Indiana Jones, gli avventurieri dell’era pulp e sognate scoperte incredibili fa al caso vostro. Qualche difetto come scrittura, troppi infodump e qualche inconsistenza nella trama.
Voto: 06,00 / 10,00.
Recensione.
Questo romanzo viene fittiziamente attribuito al protagonista, Gabriel Hunt, in un gioco metanarrativo che trova eco nella narrazione (Hunt spiega all’antagonista che escono romanzi sulle sue avventure e che l’editore mette il suo nome in copertina per vendere di più) ma è stato creato come personaggio seriale da Charles Ardai. Si tratta del quinto volume della serie (lo si arguisce dal codice GH-005 sulla costa) ma lo si può leggere indipendentemente dagli altri, le premesse vengono illustrate durante i primi capitoli. Questo libro lo si deve alla penna di David J. Schow
Il protagonista è un avventuriero in stile pulp, un uomo il cui concetto di archeologia è molto vicino a quello di Indiana Jones. È pronto a menar le mani, a sparare ad alzo zero, a innamorarsi di donne misteriose, a recarsi dovunque nel globo pur di raddrizzare un torto o risolvere qualche mistero. Ricorda qualcuno?
La famiglia Hunt è decisamente interessante. Detto di Gabriel l’avventuriero abbiamo il fratello minore, Michael, che ricopre il ruolo di studioso e di amministratore della fondazione Hunt e una sorellina, chiamata Lucifer da genitori estrosi, specializzata nel ruolo di personaggio ai margini della società e utilissima per dare il calcio di inizio all’avventura. I genitori sono misteriosamente scomparsi pochi anni prima, lasciando un patrimonio di cento milioni di dollari e un’eredità di libri e appunti delle loro ricerche di tesori archeologici sparsi per il globo.
È proprio Lucifer che coinvolge Gabriel in questa avventura. La sorella della sua compagna è stata assassinata e quest’ultima, una rocciosa ex pilota di elicotteri di nome Mitch, vuole partire verso la Cina per vendicarla dal momento che il responsabile pare essere il misterioso datore di lavoro della ragazza. Ma c’è di più, altra benzina per il fuoco narrativo. Il cattivo della situazione è sulle tracce di una scoperta archelogica di grande importanza, uno dei misteri a cui i suoi genitori si erano interessati prima di scomparire.
In Cina la situazione si complica. Sulle tracce del misterioso Cheung c’è anche una bellissima assassina, il cui cammino è destinato a incrociare quello di Hunt e di Mitch. A Shangai si sta svolgendo una partita mortale tra i boss del crimine organizzato e Cheung sta giocando tutte le sue carte per emergere come l’unico dominatore della città. Tra colpi di scena e combattimenti furibondi Gabriel dovrà inventarsi sempre nuovi modi di salvare la propria vita e di prevalere sulle trame del criminale.
Come avrete intuito, qui non si scherza. Pulp a tutta birra, psicologia dei personaggi lasciata decisamente sullo sfondo salvo pochi casi, stereotipi in campo a piena forza. Se poi ci aggiungiamo dei blocchi di infodump stile macigno, sganciati senza pietà sul lettore indifeso, sembra difficile non solo assegnare una sufficienza a questo libro ma anche leggerlo fino in fondo.
Eppure ha il suo fascino, proprio perché ricalca cose già viste con molta energia. Il tutto suona familiare, quasi fosse una vecchia storia divertente che si sente raccontare per l’ennesima volta. Gli elementi del romanzo avventuroso ci sono tutti e anche le cose completamente fuori quadro o imprecise rimangono sullo sfondo, quasi fossero blooper di una serie televisiva.
Non arrivo a raccomandare l’intera serie, non se parla nemmeno, ma considero leggibile questo testo e lo metto sul livello di certi film di serie B che ogni tanto si vedono passare in televisione. Godibile, specialmente se avete con voi un paio di birre gelate.
La serie non mi risulta essere stata tradotta od opzionata in Italia.
Nota bene: devo questo libro a Davide Mana che me ne ha fatto pervenire una copia in dono tramite le sempre avventurose Poste italiane, grazie quindi a lui per questo viaggio in territori esotici. Spero di ricambiare presto!
George Mann – Ghosts of Manhattan
Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.
George Mann
Ghosts of Manhattan (2010)
Pyr
ISBN 978-1616141943
pp. 237, prezzi vari (vedi link sottostante)
Link su Amazon.com http://www.amazon.com/Ghosts-Manhattan-George-Mann/dp/1616141948
Quarta di copertina (dal sito della Pyr).
1926. New York. The Roaring Twenties. Jazz. Flappers. Prohibition. Coal-powered cars. A cold war with a British Empire that still covers half of the globe. Yet things have developed differently to established history. America is in the midst of a cold war with a British Empire that has only just buried Queen Victoria, her life artificially preserved to the age of 107. Coal-powered cars roar along roads thick with pedestrians, biplanes take off from standing with primitive rocket boosters, and monsters lurk behind closed doors and around every corner. This is a time in need of heroes. It is a time for The Ghost. A series of targeted murders are occurring all over the city, the victims found with ancient Roman coins placed on their eyelids after death. The trail appears to lead to a group of Italian American gangsters and their boss, who the mobsters have dubbed “The Roman.” However, as The Ghost soon discovers, there is more to The Roman than at first appears, and more bizarre happenings that he soon links to the man, including moss-golems posing as mobsters and a plot to bring an ancient pagan god into the physical world in a cavern beneath the city. As The Ghost draws nearer to The Roman and the center of his dangerous web, he must battle with foes both physical and supernatural and call on help from the most unexpected of quarters if he is to stop The Roman and halt the imminent destruction of the city.
Recensione flash.
Un bel romanzo che è un mischione di generi e sottogeneri, tutto miscelato per essere un page-turner come se ne leggono pochi. Consigliato anche non privo di difetti, Mann è un autore da tenere d’occhio.
Voto: 06,50 / 10,00.
Recensione.
Questo è un romanzo ambizioso e divertente, tratti ormai rari nella narrativa di genere. Prendete il filone fecondo dei vigilante (da The Shadow a Batman), gli anni ruggenti del secolo scorso, elementi ucronici, tracce di weird, un bel pezzo di steampunk e un debito notevole verso il pulp e avrete gli elementi di base di questo romanzo.
Siamo a New York negli anni ’20, lo choc della prima guerra mondiale ha lasciato spazio al proibizionismo e allo sbocciare del crimine organizzato, sullo sfondo c’è una società che sembra uscita dagli scenari descritti da Francis Scott Fitzgerald. Abbiamo un eroe che ha deciso di ribattere colpo su colpo ai criminali e di essere giudice, giuria e boia, abbiamo una damigella in pericolo che nasconde un segreto, un poliziotto deciso a soccombere piuttosto che cedere alla corruzione e un nemico che è molto di più che quello che sembra. Vi basta? No? Benissimo, perché abbiamo anche dirigibili e biplani, sangue in quantità e scene dure in piena tradizione pulp. In più, tutti fumano come dannati e il politcally correct non è pervenuto.
Tutto bene? No. Se come me siete dei bullonari ci sono delle cose da mettersi a urlare per la frustrazione e mantenere il sense of wonder è difficile in parecchi momenti. In più alcuni personaggi secondari sembrano delle controfigure di cartone, ci voleva un po’ di lavoro supplementare per rifinire questo giocattolino. Affascinato dal lato pulp e dall’atmosfera degli anni ’20 ho deciso di mantenere comunque un voto positivo, sedotto anche da un gancio al prossimo romanzo che ho trovato molto intelligente. Lo scoprirete nell’ultima pagina.
Nota bene: non mi risulta che abbiano tradotto o anche solo acquistato i diritti di questo romanzo in Italia. Se ne sapete di più per favore fatemelo sapere.