Due parole sul round robin

Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.


Vi ricordate dell’esperimento di scrittura collettiva Sick Building Syndrome? Avevo promesso qualche riflessione in merito (il link lo trovate nel blogroll per dare un’occhiata) e adesso che il secondo livello segreto è stato messo a disposizione è un buon momento per mantenere la promessa.

Secondo livello segreto? Che cosa vuol dire? Andatevelo a vedere sul blog di Davide Mana, sempre nel blogroll, per avere i particolari della cosa. Già che ci siete, guardate a cosa corrisponde il primo livello segreto di questo esperimento.

SBS ha funzionato secondo una struttura round robin. Il che significa che le 23 persone impegnate nel progetto si sono prese l’impegno di scrivere un capitolo-post ciascuno che rispondesse a un minimo di formattazione di base e hanno seguito l’ordine di successione che è stato stabilito all’inizio.

Poche regole e buon senso. Sono le condizioni ottimali per tentare un’esperienza del genere. Nei 23 giocatori-scrittori c’era un po’ di tutto, dal dilettante all’esordiente con qualche personaggio più esperto a colorare il mazzo. Il che da un lato ha garantito una vasta coralità di voci ma metteve sulla resa finale ombre notevoli dal punto di vista qualitativo.

Io avevo poca fiducia nel risultato finale, lo ammetto. Mi aspettavo defezioni di massa e un gran caos nel rispettare l’ordine di esecuzione. Quanto al lato narrativo, temevo che avrebbe deragliato da subito per poi andarsi a torcere in qualche lugubre sentina. Per essere sinceri al 100%, pensavo non si arrivasse in fondo.

Mi sono sbagliato, quasi del tutto. C’è stata una defezione e un singolo cambio di turno, con ritardi tutto sommato accettabili nella schedulazione del progetto. I partecipanti, chi più e  chi meno, sono stati presenti durante l’intero iter della narrazione, assicurando quindi un bel clima in cui esercitarsi.

Rimane lo scoglio qualitativo. Inutile negare che ci sono stati alti e bassi am devo far rilevare che la cifra media è stata interessante. Non aspettatevi punte di grande narrativa, quelle proprio no, ma ci sono diversi capitoli che mi hanno favorevolmente impressionato. Personalmente ho gradito più di tutti il secondo (a firma di Nick) e la conclusione (di Germano / Hell).

Il mio capitolo, l’ottavo, aveva l’ambizione di aprire alla vicenda l’ingresso di nuovi personaggi e metteva a disposizione dei successori la possibilità di agire di contrasto rispetto all’entità-casa con mezzi sia tradizionali che esoterici. Il contesto horror a me non è usuale e si è visto parecchio nel capitolo in questione, ciò non toglie che mi sono divertito a spendere un migliaio di parole e che la resa finale mi ha soddisfatto. In seguito i due personaggi che ho introdotto sono stati usati anche da altri, anche questo mi ha fatto piacere.

La conclusione? Esperimento pienamente soddisfacente, giocatori rispettosi e grande voglia di divertirsi. Chiedere di più sarebbe stato fuori luogo. Difetti? Avrei preferito più coordinamento in generale e regole più strette nello sviluppo, del resto si sa che sono un tenace bullonaro. Lo rifarei? Sì. Con un equipaggio del genere ripartirei anche subito.