Tornare alla carica

Rieccomi qui, il primo luned’ì di agosto, per farvi un saluto e riaprire il blog. Nel frattempo ho avuto lo spazio di cui avevo bisogno per riflettere e per decidere cosa fare nei prossimi mesi. Vedete, è questione di guardare al futuro e di voler fare i conti con tutto quello che ho attorno. Io pago sempre i miei debiti e non mi piace lasciare le cose a metà. Proprio per questi due motivi ho deciso, finalmente, di mettere la parola “fine” alla mia Stone Cold Company. Dopo aver scritto il secondo ebook a loro dedicato considererò chiuso il mio contributo al Survival Blog sul piano narrativo. Su altri piani invece vedremo come andrà a finire dal momento che è sbucato un gruppo di scrittori che ha pubblicato qualcosa di estremamente simile al “nostro” progetto. Pessima idea.

Ci sono altre cose in arrivo, tremori che per ora devono rimanere sotterranei e che forse mi vedranno a bordo per altre iniziative sul web. In compenso a settembre finalmente esce l’ultima antologia cartacea che mi vede tra gli autori, del progetto parleremo a lungo quando finalmente arriverà in libreria. Si potrebbe dire che la mia carriera cartacea si conclude con una bella soddisfazione.

A settembre o in ottobre lancerò un altro blog. Dedicato esclusivamente a temi economici, bilingue e con AdSense. L’idea è quella di ripagarsi le spese e ad allargare il novero di chi trova opportunità “diverse” di investimento, sia a livello di privati che per soggetti istituzionali. Finanza non è necessariamente una parolaccia, così come non lo è profitto.

Su queste pagine invece parleremo, a lungo, di questo:

Aspettando la Pandemia Gialla

Il nuovo concorso di racconti ambientati nel Survival Blog mi fornisce lo spunto per una riflessione su questo progetto, vero e proprio caso scuola di germinazione narrativa spontanea sulla Rete. Due le domande di riferimento o se preferite due serie di coordinate da cui partire.

La fine del mondo così come lo conosciamo, questo il primo tema / domanda. Già l’anno scorso quando è partito il SB il comune sentire era fortemente condizionato dalla crisi economica e le prospettive per diversi partecipanti non erano proprio rosee (me compreso). Si può anche affermare che molti dei fan del progetto condividono una parte rilevante di formazione simbolica-narrativa legata ai filoni catastrofisti degli anni ’60 e ’70 (dove sottotraccia c’era sia la paura della WWIII che tensioni economiche). Tuttavia tutto questo mi sembra insufficiente per motivare la buona riuscita di tanti contributi e l’immediato coinvolgimento che traspare dai commenti (sia durante l’iniziativa che post). L’accoglienza, generalmente buona, riservata agli e-book usciti dopo la fine del progetto fa capire che questo tema ha agganci profondi in tante persone.

Gli alter-ego, questo il seconto tema / domanda. Si possono distinguere tre filoni, tre scelte di gruppo nei partecipanti. Il maggiore è quello del sopravvissuto, di colui/colei che cerca una sua dimensione in un mondo devastato, non di rado con l’atteggiamento proprio della mentalità da assedio, più rari ma efficaci i trasformati, ovvero coloro che hanno scleto di approfittare delle circostanze per liberarsi dei vincoli della società. Per me la sorpresa è stata constatare quanti SB sono finiti con il contagio e la morte, scelta ottemperata da molte signore, quasi a non poter realmente vedere un mondo diverso da quello attuale.

Sarà interessante valutare, a concorso finito, se questi temi rimarranno le note dominanti dei nuovi racconti e se chi non ha partecipato alla prima esperienza riuscirà a trovare il coinvolgimento emotivo che ha segnato la maggior parte dei lavori precedenti. Non nascondo di essere curioso. Dal canto mio sto valutando se partecipare o meno, ho già più cose in lavorazione di quelle che posso efficacemente gestire e scrivere un pezzo per il solo gusto di esserci francamente non mi dice molto.

Nel frattempo consiglio di immergersi di nuovo nel presente alternativo e fare molta attenzione alle notizie sui media. Potrebbero nascondere cose molto peggiori di quello che sembrano…

Per festeggiare

Per festeggiare il primo compleanno del Survival Blog non c’è niente di meglio che parlarne; il buon Gianluca Santini lo fa con un’intervista al sottoscritto nell’ambito del suo progetto di azione di tutti gli e-book del SB.

L’intervista la trovate qui, da parte mia ringrazio Gianluca per lo spazio che mi ha riservato e per la bella recensione della mia Stone Cold Company.

Il SB ha un futuro? Sì, decisamente sì. Il tenebroso Germano / Hell sta preparando il prosieguo delle cronache del suo alter ego nel futuro, io sto lavorando con calma la seconda parte delle avventure della Stone Cold. Vedremo che cosa porterà il futuro.

Singolare o seriale?

Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.

 

Prendo spunto da una serie di commenti relativi a una recensione recente per ragionare un momento con voi sul concetto di serie narrativa e sui personaggi seriali. Sono due concetti trasversali rispetto ai generi e ai sottogeneri e tendono a creare due fronti contrapposti tra i lettori e tra gli scrittori.

Un personaggio o un gruppo di personaggi che viene utilizzato in più di un libro come attore o gruppo di attori principali gioca su due fattori, entrambi in chiaroscuro. Il primo fattore è la familiarità dei lettori, ritrovando lo stesso personaggio o gli stessi personaggi si immergono con più facilità nella narrazione e il sense of wonder che ne deriva è maggiore. Per contro gli stessi lettori possono non gradire variazioni al cast, decidere quindi da parte dello scrittore di cambiare qualcosa può complicare parecchio le cose. Il secondo fattore è per lo scrittore che si ritrova una grossa parte del lavoro già fatta nel momento in cui riutilizza lo stesso cast di personaggi. In questo caso la parte negativa è più sottile; se lo scrittore decide di non far evolvere o cambiare i suoi personaggi si va a creare uno strato di abitudini mentali che puòà nuocere alla sua creatività.

Lo stesso ragionamento si può applicare per estensione alle ambientazioni, anch’esse essenziali per i cicli narrativi. Pregi e difetti sono gli stessi ma vengono mitigati dalle proporzioni. Se si crea un mondo tutto nuovo se ne possono esplorare varie parti da un romanzo all’altro, lo stesso vale se si utilizza il nostro pianeta e si sposta il cast dei personaggi in vari scenari. Qui la trappola per lo scrittore sta nei dettagli, si rischia di contraddirsi in maniera letale, specialmente se si è inventato tutto da zero.

Viceversa se per ogni romanzo o racconto lo scrittore ci mette di fronte a personaggi nuovi e/o ambientazioni inedite la sfida sale di tono. Ogni volta chi scrive deve riuscire a suscitare da zero il sense of wonder che permette di immergersi in una narrazione e ogni volta il lettore si trova ad affrontare un territorio inesplorato dal punto di vista narrativo.

In entrambi i casi servono capacità non indifferenti per gestire le cose. I lettori forti sono molto esigenti e facili a disamorarsi di un filone o di una serie. Anche trovare i necessari stimoli creativi può diventare via via più difficile per chi scrive in maniera regolare e deve soddisfare le legittime attese del pubblico. Infine riuscire ad adeguare le trame e i personaggi a condizioni che devono cambiare continuamente rischia di non riuscire in maniera compiuta, svelando così la scena agli occhi del lettore e rovinando qualsiasi coinvolgimento.

Devo dire che non ho una netta preferenza, come lettore, tra serie e episodi singoli. Posso citare in entrambi i casi libri riuscitissimi come ciofeche inaudite. In compenso, nella veste di schiribacchino, trovo difficile proseguire l’utilizzo di uno o più personaggi dopo la prima corsa. Ho fatto il tentativo più volte e per me è sempre stato difficile immergermi di nuovo nelle situazioni che io stesso avevo creato, quasi che una volta usato un personaggio questo finisse per allontanarsi da me.

In seguito avevo maturato la decisione di non ripetere più l’uso di un personaggio a meno di non farlo ritrovare come mero comprimario in altre storie, un espediente divertente per fare l’occhiolino ai propri lettori senza incorrere nei rischi descritti in precedenza. Ma è arrivato il Survival Blog e la mia decisione è andata a ramengo. Come non dare una seconda opportunità alla mia Stone Cold Company? Puntualmente mi sono ritrovato nelle secche, a fissare documenti zeppi di appunti e di tracce senza riuscire a dargli il corpo necessario. A meno che… non mi decida a fare cambiamenti massivi. Mortali, dato l’ambito narrativo.

Il regalo di Luca

Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.

C’è chi può e chi non può, così si diceva per distinguere i capaci dagli incapaci quando ero ragazzo a Modena. Luca Morandi, decisamente, può. Lo conosciamo tutti come professionista del suo settore, come blogger attento a tantissime cose, lo abbiamo visto nelle vesti di cosplayer di Batman.

Durante la felice stagione del Survival Blog è stato protagonista di un v-log malinconico e d’atmosfera, assumendo i panni di un tenente della Croce Rossa asseragliato nella Roma dominata dai Gialli. Già che c’era ha firmato il logo dell’intera operazione SB, le copertine degli e-book di Alessandro Girola e di Germano / Hell.

Ieri ho scoperto da questo post di Hell che si è reso disponibile per creare le copertine per gli altri e-book usciti a corollario del Survival Blog (nel post c’è quella di Sardegna gialla di Gianluca Santini, bellissima!), secondo voi quanto ci ho messo per scrivergli una mail per chiedergli questo favore? 🙂

Luca ha risposto da par suo, godetevi questo spettacolo!

EDIT: ho ripubblicato il mio e-book a questo indirizzo

http://www.lulu.com/product/ebook/stone-cold-company-v2/18337422


Adottare un e-book

Nota per i naviganti: per l’intero mese di ottobre 2011 tutti i post di questo blog riporteranno come prima parte queste righe per ricordare che è possibile votare per il concorso SF qui fino alle 23.59 del giorno 31 di questo mese. Modalità di voto e lista delle proposte sono contenuti nel post linkato.

Adottare un film l’ho fatto in sostanza per un sentimento molto vicino all’affetto. Grazie a Gianluca Santini che ha avuto questa simpatica idea ho preso sotto le mie ali Terminator (1984), film che spero non sarà mai soggetto a un infame reboot o peggio ancora a un remake di scarso spessore. I film però sono facili da adottare, nel senso che sono visti da milioni o addirittura miliardi di persone, entrano a far parte di quell’immaginario collettivo che spesso varca le profonde differenze culturali che dividono gli spettatori.

Ma adottare un e-book? Come propone il buon Alessandro Girola oggi, un titolo autoprodotto, un mostriciattolo nato per la volontà di un autore o di una manciata di persone? Il termine di paragone risulta proibitivo, quando va benissimo si può parlare di qualche migliaio di download e di una manciata di feedback all’autore (o agli autori). Ha senso farlo? Al di là di una minima promozione del titolo in questione, probabilmente inutile se fin dall’inizio si è fatto parte della cerchia di conoscenze che hanno acquisito l’e-book, a cosa serve quindi adottare?

Io credo serva. A me come lettore, all’autore con il quale vado a stabilire un rapporto, allo stabilire le basi di una fase in cui, eliminato il gatekeeper editore, ci si avvicina a chi scrive in maniera non invasiva ma collaborativa. Stiamo parlando di fare un passo avanti rispetto alle recensioni per aprire invece delle discussioni che partono da una base certa, l’apprezzamento verso l’e-book che si è scelto, per tendere verso i prossimi lavori dell’autore.

Ho scelto d’istinto e ho pescato dal mio reader il titolo ‘Girlfriend from Hell’ di Germano M. che potete trovare qui per il download. È un titolo gratuito, sotto licenza Creative Commons, in formato Epub.

Stiamo parlando di uno degli spin-off del celeberrimo Survival Blog, una narrazione particolarmente ben riuscita sia per stile di scrittura che per gli avvenimenti raccontati. Un piccolo gioiellino insomma, confezionato con cura e arricchito dai contributi tecnici di Luca Morandi per la copertina e di Matteo Poropat per l’impaginazione.

Cattive abitudini

Ci sto ricascando. Dopo aver bloccato 21 (ventuno) progetti per dedicarmi a uno solo, quel Goliath che trovate referenziato con una pagina per conto suo in questo blog, sto ripartendo con altre idee che non c’entrano nulla.

Tutto per non scrivere. Il che non sarebbe neppure un male, di schiribacchini ce n’è d’avanzo. Il problema arriva con le idee che spingono nel mio encefalo per uscire, tutte quante urlando ‘prima io!’.

Posso sempre dare la colpa agli altri, sostenere che è per la loro cattiva compagnia che mi allontano dalla retta via che porta a concludere i progetti. Per esempio è colpa di Davide Mana se sto considerando seriamente di proporre un ‘agile libretto’ per il Lemuria Social Club ed è parimenti colpa di Alessandro Girola, suo degno compare, se per il mini saggio in questione ho ripescato trenta file dai miei hard disk.

Che dire poi di Enzo Milano? Quel brutto mannaro che non è altro ha scatenato una rivoluzione del 1848 nel mio povero e indifeso cervello con la sua revisione delle Cinque giornate di Milano. Diavolerie su diavolerie, davvero. Andrebbero spiegate, descritte, disegnate? E chi lo fa, eh?

Il travaso delle responsabilità, sport davvero molto in voga in Italia, può proseguire senza problemi. Dal mio hard disk principale mi guarda in cagnesco la seconda parte delle avventure della Stone Cold Company e lo farà fino a quando non lo finirò. E qui la colpa tocca a Germano, a Gianluca Santini, Massimo Mazzoni e a tutti gli altri che hanno scritto spin off del Survival Blog. Massa di carogne che non siete altro.

Poi c’è una novel scritta al 60%, unica superstite di otto stroncate senza pietà. Un racconto fantasy che è il seguito di ‘Riti di passaggio’, arrivato al 40% della prima stesura. Di chi è la colpa? Uhm… aspettate un momento. L’11 settembre? I cinesi? La crisi economica? I nazisti in agguato sulla faccia nascosta della Luna?

Sappiate comunque che ci deve essere un complotto da qualche parte. Non ho capito ai danni di chi.

Survival Blog: il ritorno della Stone Cold Company

artwork di Luca Morandi

Alla fine mi sono deciso e ho buttato per aria la programmazione dei due progetti che sto portando avanti, il ronzio dentro la scatola cranica ha raggiunto il livello di guardia. Ieri ho impostato il mio secondo spin-off del Survival Blog, ovvero il ritorno sulle scene della mia Stone Cold Company.

Troppo forte il richiamo dello scenario in generale, troppi conti lasciati in sospeso con il primo arco di storie. C’è ancora qualcosa da dire e dopo tanti finali tragici voglio aggiungere un tema diverso allo sviluppo della Pandemia Gialla. Siamo arrivati al 2016, dopo tante stragi  l’arco vitale dei Gialli (di conseguenza la loro parabola evolutiva) non può rimanere lo stesso.

Tempo di riprendersi il territorio. Di fare i conti con cosa è rimasto e con chi pensa di poter imporre la sua legge sulle rovine. C’è una citazione famosa, attribuita a George Santayana, ‘solo i morti hanno visto la fine della guerra’. Il mio alter ego del futuro è ancora in piedi e non ne vuole sapere di nascondersi e nei mesi che non sono stati narrati sono cambiate molte cose.

A presto!

Survival Blog: Sardegna gialla

artwork di Luca Morandi

Il Survival Blog continua a mordere, sembra che sradicare la Pandemia Gialla sia quasi impossibile. Come già annunciato qualche tempo fa è arrivato il previsto spin-off di Gianluca ‘Redrum’ Santini che ha collegato nel suo e-book l’arco delle storie che aveva raccontato durante il SB con una storia ad episodi nuova di zecca. Già il titolo spiega molte cose: Sardegna gialla.

Il suo e-book è disponibile come PDF A5 e come Epub, qui il link dove scaricarlo:

http://creazionidiredrum.weebly.com/larte-e-la-scrittura.html

n.b. nella stessa pagina trovate anche tutto il materiale che Gianluca mette a disposizione dei viandanti.

Il Survival Blog non finisce mai

artwork di Luca Morandi

Il Survival Blog non vuole saperne di mollare la presa.

Un altro contributo è disponibile, sia in PDF che in Epub, a firma di Daniele Imperi dal suo blog Penna Blu. Di seguito il link alla pagina con i riferimenti per i download:

http://pennablu.it/diario-ultimo/

L’e-book è gratuito e riepiloga il contributo di Imperi al progetto con alcune aggiunte, editing e foto modificate per l’occasione. Da quello che ne so c’è in arrivo anche Gianluca Santini, qui il suo blog: http://redrum.blogfree.net, che ha in animo di creare uno spin-off nuovo basato su Cagliari. Lo sto aspettando con una certa curiosità dal momento che la mia Stone Cold Company riprenderà le ostilità proprio in Sardegna, vedremo se si riuscirà a coordinare un background.

Aggiungiamo anche che Germano / Hell è arrivato a 200 download con il suo ‘Girlfriend from Hell’, risultato notevole in poco tempo. Un ‘bravo’ di cuore e speriamo sia buon viatico anche altri contributi al progetto, da quello che ho capito ne arriveranno almeno altri due. La pandemia non si può fermare.