La fine del 2012 ha portato in dote alcune notizie che trovo allarmanti sia per la loro natura che per l’entità dei fenomeni che vanno a delineare. Mi riferisco in particolare a tre dati; il primo che conferma la tendenza delle nostre imprese a delocalizzare verso altri paesi, in particolare verso la Svizzera e la Slovenia, il secondo colloca a un livello abnorme, il 27%, la percentuale dei nostri laureati in uscita dall’Italia e il terzo, ultimo ma non per importanza, che certifica l’aumento dei fenomeni di migrazione interna da sud verso nord.