Se si va a verificare la storia del West americano si scoprono cose che superano la fantasia e tutto l’immaginario prodotto da Hollywood dai tempi del muto. Controllavo su Wiki i nomi delle ghost town americane, mi serviva un particolare per un racconto (no, non è un western) e sono inciampato su una gemma: Canyon Diablo, Arizona.
Già il nome è simpatico, la storia è tipica di tanti piccoli centri abitati nati e morti durante la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo. Ma, ci sono due ‘ma’ interessanti. Il primo relativo al ponte ferroviario che doveva appunto attraversare Canyon Diablo. Arrivò prefabbricato a sezioni e solo all’atto del montaggio si accorsero che era troppo corto. La città sorse per la necessità di dover attendere che arrivasse un nuovo ponte. Il secondo ‘ma’ lo riporto per intero, è fantastico:
“Within its first year, the town received its first marshal. He was sworn in at 3:00pm, and was being buried at 8:00pm that same night. Five more town marshals would follow, the longest lasting one month, and all were killed in the line of duty. A ‘Boot Hill’ cemetery sprouted up at the end of town, which in less than a decade had 35 graves, all of whom had been killed by way of violent death. The 36th grave was that of former trading post owner Herman Wolf, who died in 1899, the only one to have died a nonviolent death.”
In pratica lungo la via principale, nota come Hell Street al posto del solito Main Street, c’erano 14 saloon, 10 case da gioco, 4 bordelli e 2 sale da ballo. Più due mense e due negozi. Carino, eh?
Il link è questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Canyon_Diablo,_Arizona