Author/Publisher – profiling your works

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Once you have crafted your brand new novel you have to think about how to profile it for the market. That means you have to connect one or more (hopefully more) than a genre or category to your work in order to make it available for “spider” programs of search engines. The same applies for host sites like Amazon.

A bit of research is what you need to get this little piece of work done. You know your novel, don’t you? Yes, it’s something new and fresh and smart and so on… but let’s face the truth, it cannot be anything unprecedented in the world’s history.  What you have to do is to choose a number of keywords to establish a profile for your novel.

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Passato e futuro

E’ lo studio del passato che ci può far intuire come si svilupperanno le cose in futuro; dal passato estrapoliamo i dati per costruire similitudini, scenari, proiezioni statistiche, strategie per l’economia. In teoria, molto in teoria, dovremmo anche apprendere dagli errori per evitare di ripeterli nei periodi successivi.

Qui sotto riporto un’immagine che ha fatto il giro della Rete poco tempo fa. Si tratta di un gruppo scultoreo che si trova a Sofia, in Bulgaria, nei pressi del centro cittadino. Una scultura di epoca sovietica, fatta per commemorare la vittoria nella WWII sui nazisti. Interessante che sia stata fatta in un paese che era alleato della Germania durante il conflitto, vero? In ogni caso un writer l’ha modificata così:

the-figures-of-soviet-soldiers-at-the-base-of-a-soviet-army-monument-have-been-transformed-into-superheroes-in-sofai-the-capital-of-bulgaria

I simboli dell’immaginario occidentale, impressi a vernice su quelli del socialismo made in URSS. Un modo come un altro per marcare il passaggio dell’intero paese da una sfera di influenza all’altra, una sorta di adattamento psicogeografico al mondo che cambia.

L’immagine successiva invece non so collocarla geograficamente, so solo che si tratta dell’esterno di una ex fabbrica di gomma in Russia. Un robottone squadrato, probabilmente risalente agli anni ’50, rimasto a sorvegliare una landa desolata. Fa impressione nel suo essere già arcaico, si può quasi intuirne le crepe o sentire il rumore che fa il vento quando si accanisce sulla sua figura spigolosa. Da quello che ho capito la fabbrica è defunta da decenni.

robot statue outside a rubber factory

Un simbolo del passato quindi, di un momento rimasto ai margini dello svolgersi della storia per decadere pian piano fino a crollare sotto il proprio stesso peso. Nessun adattamento, nessun futuro. Il mondo è andato avanti e si è allontanato.

Il tutto per ribadire che il passaggio dal passato al futuro è tutto tranne che un evento lineare e che trovo sempre più difficile ignorare la sensazione che si sia sull’orlo di un grosso cambiamento, di una vero e proprio cambio di fase. Vedremo cosa ci porterà il 2013.