Silenzio idiota

Il concetto di idiozia non è mai stato rappresentato tanto bene che in queste giornate da parte della nostra classe dirigente. Mentre le economie di tutto il mondo si preparano a una nuova stagione di crisi, quando l’attenzione di chiunque abbia un grammo di cervello in testa è rivolta a salvare i paesi europei da una serie di default progressivi il nostro Parlamento si prepara a risolvere la vera urgenza della nazione, almeno secondo i corifei del peggior presidente del consiglio dei ministri che l’Italia abbia mai avuto.

Mettere il bavaglio alle intercettazioni, frenare la crescente marea di disgusto verso Berlusconi chiudendone le fonti a suon di multe e se necessario di pene detentive. Incidentalmente ci vanno di mezzo anche i blog, verso i quali evidentemente l’ex ministro della giustizia Mastella (se questo non è un ossimoro istituzionale, vorrei sapere cos’è) doveva avere qualche problema.

Tocca indignarsi, raccogliere firme, protestare davanti al Parlamento, scrivere in maniera massiccia a tutti i parlamentari di riferimento eccetera eccetera. Cosa si possa fare lo sappiamo già. Cosa si debba fare in futuro, votare per chiunque tranne questi sciagurati, è intuibile.

Se poi nel frattempo chiudono altre imprese, se le agenzie di rating continuano a declassare le nostre banche e i debiti dei nostri enti, se il nostro ruolo internazionale non arriva a quello dei servitori, tutto questo non interessa. Bisogna difendere gli interessi del padrone, continuare a spremere euro dalle casse esauste dello Stato e illudersi che le ospitate televisive sostituiscano le altre forme di consenso.

Mi sono sbagliato a paragonare la situazione italiana a quella del Titanic. Per due ragioni. La prima è che a causare il disastro non sono errori o incuria ma volontà precisa di sfacelo, la seconda è che non avremo ad accoglierci un mare gelido ma decenni da paese di serie Z.

18 thoughts on “Silenzio idiota

  1. Io non credo che ci sia una precisa volontà di distruggere, penso che si tratti di incompetenza, mediocrità e scarsissima competenza della classe dirigente, composta per la maggior parte da individui ignoranti, presenti solo per fare numero e grazie alla condiscendenza di chi sta più in alto, che poi ovviamente, non essendo questi giunti lì per propri meriti, va sostenuto ad oltranza per non perdere il propio status privilegiato. Non volontà di distruggere, ma volontà di salvarsi e di salvare uno status quo anche a costo di rovinare completamente il paese.
    Comunque alla fine il risultato è lo stesso.

    • Sull’intenzionalità comincio ad avere dei dubbi. Non tanto per gli Scilipoti di turno, non arrivano a una densità neurale sufficiente, ma i vari pezzi grossi possono avere fior di convenienze a spartirsi il dopo B.
      La speranza di un mega salvataggio internazionale con enormi fette da intascarsi mi sa che fa brillare gli occhi a molti in quel di Roma (e non solo).
      I peones puntano solo a rimanere in sella, pronti a sostenere anche il cavallo di Caligola per continuare a mettersi in tasca prebende e affarucci vari, la dimostrazione l’abbiamo avuta con quella votazione dove si dava ragione alla tesi demente “Ruby nipote di Mubarak”.

  2. Io ho già scritto un post contro questa cosa e se mi permetti linko il tuo assieme a gli altri che si sono mobilitati.
    E se c’è ancora qualcosa da fare lo farò.
    E sai perchè?
    Perchè il popolo Italiano è molto migliore di questo parlamento di nominati ma non eletti che lo dovrebbe rappresentare.

    • Linka quello che vuoi Nick, tutto quello che scrivo è sempre a tua piena disposizione. Gli italiani sono migliori della loro classe dirigente? Spero di sì. Ma questi ultimi 20 anni sono stati devastanti anche da quel punto di vista, dai discorsi che sento fare in giro c’è da pensare seriamente a dei programmi di rieducazione civica da far impallidire i cinesi.

  3. Anche stavolta non posso che darti ragione. Siamo in mano ad una banda di malviventi della peggior specie, che usa il pubblico per il suo privato e che, anzi, a quel posto c’è andato proprio per coprire e risolvere le proprie azioni delittuose. Non per niente quando si tratta di arrivare al nodo di qualche questione, dopo le parole e i (presunti) dissensi anche nella maggioranza, tutti votano come vuole il capo. Si sa che per la legge della mala chi sgarra fa una brutta fine.

    • Le varie mafie hanno un vantaggio, almeno non si vestono con l’abito delle istituzioni. Chi come me ha giurato a suo tempo di difendere la Costituzione e la Repubblica cosa dovrebbe fare a questo punto? Le funzioni di queste persone dovrebbero decadere nel momento in cui violano il mandato costituzionale e ormai non riesco più a contare le volte in cui questa gente ha proposto cose del tutto contrarie agli articoli della Carta.
      Comunque sia questi non hanno paura del capo, sono più che pronti a sostituirlo con il primo che passa senza problemi. Temono il vuoto, il tornare fuori dalle stanze del potere, adesso raccattano briciole dal tavolo dei gerarchi e pensano di contare qualcosa. Dopo le prossime elezioni ci ricorderemo di Scilipoti e Calearo solo perché dovremo pagargli le pensioni d’oro.

    • Il merito non è neppure in discussione. Eppure la responsabilità è nostra. Noi abbiamo votato quei partiti, noi abbiamo dato fiducia a quei leader per scegliere i candidati. Se poi pensi che non si può neppure rinunciare alle pensioni in questione, fatto denunciato da Scalfari già da anni, si completa il quadro.

  4. Mi tocca dissentire da alcuni commenti che oltre all’ottimismo nascondono, non me ne vogliate, anche un atteggiamento vagamente naif.
    Gli italiani sono molto, ma molto, peggio di quanto vogliate farli apparire… provate a uscire dalla cerchia dei vostri buoni amici, che immagino siano, come voi, delle persone di buonsenso.
    Il mondo lì fuori è pieno zeppo di coglioni Scilipotici… di avidi Calderolici, di meschini Gelminici.
    Altro che “Italiani brava gente”. Un popolo di gretti e famelici asociali, pronti a fottere il proprio vicino di casa, collega di lavoro, occasionale compagno di viaggio… parassiti che vivono alle spalle di questo stato di sciacalli “tanto lo fan tutti”.
    Fino a quando non sarà socialmente riprovevole e moralmente disdicevole evadere il fisco e fregare il prossimo, ben poco può cambiare.
    In fondo, come usa dire, abbiamo i governanti che ci meritiamo… una vera schifezza! E in questo va riconosciuto che il Made in Italy eccelle!

    • Il governo lo abbiamo eletto noi italiani e chi lo compone non viene certo dallo spazio profondo, questo è sicuro. Il mito de ‘italiani brava gente’ credo sia deceduto nel 1911 con i massacri in Libia ma anche prima, vedi Risorgimento, tra noi eravamo capaci di sbranarci con un certo stile. La leva fiscale è sicuramente un primo passo ma richiede prima, purtroppo, una crisi profonda nel tessuto sociale e l’impoverimento di questi ultimi anni è una miccia corta.

  5. Quando parlavo dell’evasione fiscale mi riferivo alla mancanza di un senso civico e alla capacità di vivere in maniera non parassitica all’interno di un consesso civile. Certo che, nello stesso tempo, il vampirismo fiscale dovrebbe trovare una giusta moderazione, ma questo è un cane che si morde la coda… tanto più alta rimane l’evasione, tanto maggiore è il prelievo sui poveri disgraziati costretti a pagare. Non arriverò mai agli eccessi di Padoa-Schioppa che disse “pagare le tasse è bellissimo”, ma non è possibile continuare così. L’evasione fiscale è il vero bacino elettorale di questi governanti predatori, giustificati dal fatto che si si lascia rubare a tanti le briciole a loro è giusto che spetti una fetta della torta! Mi è capitato di frequentare un gruppo di piccoli artigiani (idraulici, termotecnici etc..) il vero terrore per questa gente è un governo che affronti seriemente la questione fiscale. Questa la ragione per cui benedicono i governi degli ultimi anni.
    Ma è soltanto la punta dell’iceberg… alla base c’è un profondo problema di “educazione” del popolo italiano, che chiunque abbia avuto modo di uscire dal territorio patrio non può non rilevare.
    Fin quando lo sport nazionale sarà tirarlo nel sacco al prossimo non abbiamo speranze. La distruzione metodica e progressiva del sistema scolastico ed educativo non può che perpetuare il malcostume.
    IL futuro, purtroppo, non è per niente roseo…

    • La pressione fiscale alta o anche altissima (pensa alla Svezia) non è certamente sinonimo di paese invivibile. Il punto è sempre fare pagare il giusto a tutti e non erogare servizi dello Stato a chi cerca di appofittarsene. Siamo il paese dove essere condannati per truffa e altri simili addebiti fa gridare allo scandalo (vedi quote latte) ma verso i giudici e non per lo scempio del bilancio pubblico. Il fu Padoa-Schioppa era un grande economista e un pessimo comunicatore, la sua sparata sulle tasse è stata comunque astratta da un contesto in cui affermava che pagarle era appunto sinonimo di buona cittadinanza e doveva avere come controparte uno stato serio e rigoroso.
      Educare? Va fatta prima la cura d’urto. Sequestri, confische, detenzioni. E consentire a tutti di scaricare quota parte di quanto speso nei lavori fatti in casa o per la salute.

  6. Conosco più da vicino la situazione della Norvegia (visto che in parte è lo stato norvegese che mi paga lo stipendio). Fisco mostruoso e severissimo, ma un livello di welfare (e di salari) che possiamo soltanto sognarci.
    L’idea di non pagare le tasse è scandalosa come la pedofilia. Il rispetto dei cittadini è a livelli quasi paranoici… ma questo a causa di una mentalità diffusa, inculcata con l’educazione e l’esempio.
    Appena giunti in quel paese si nota immediatamente la differenza.
    Basta avvicinarsi a mezzo metro dalle strisce bianche che il traffico si ferma per fare attraversare i pedoni; solo per fare il più banale degli esempi. Hai idea di cosa voglia dire essere considerato minimamente affidabile (in quanto italiano) da persone cresciute in un ambiente del genere? Capisci perchè si possa essere reticenti, quando si parla con i colleghi all’estero, dell’Italia fuori da argomenti che non siano la qualità dell’alimentazione e dell’abbigliamento? Io sono profondamente orgoglioso di essere italiano, ma non posso che vergognarmi di molti miei connazionali.
    La componente fiscale è essenziale per il risanamento del bilancio pubblico, ma potremmo davvero eliminare il sommerso? Come potrebbero tutti quegli zotici arricchiti che girano con vetture da 100.000€, figurando come titolari di redditi da 15.000 all’anno, accettare di cambiare?

    • Il cambiamento per noi italiani può passare solo da due vie; l’obbligo dall’esterno o una crisi profondissima. Temo la seconda ipotesi ma alla fine è proprio quella che si verificherà. Nel senso che stiamo arrivando a uno scontro tra poveri come non ne abbiamo mai visti. Non sto parlando di 4 autonomi che si menano con 4 carabinieri, ma di quando i pensionati, gli statali, gli studenti e gli operai si rivolteranno (come in Grecia, hai presente?). Gli zotici che nomini la sfangano perché hanno attorno un tessuto sociale colluso, se questo viene a mancare che succede? Migrano?

  7. In mancanza dell’arrivo degli extraterrestri che impongano di pagare le tasse, la seconda ipotesi è sicuramente la più probabile. Popoli allo stremo come quello egiziano, tunisino e libico hanno cacciato i loro dittatori… mentre noi ci teniamo il nostro pagliaccio Mignotauro. Certo l’augurio non è di arrivare allo stesso livello di disperazione, ma anche una situazione al livello della crisi greca non genererebbe gli stessi effetti nel nostro paese. Temo che troppo addomesticati siano ormai gli animi. temo che troppa vaselina sia stata usata. Le categorie che hai citato hanno vissuto la crisi delle loro organizzazioni, hanno visto il ridicolo di cui si sono coperti i leader della sinistra. Chi potrà mai raccogliere il ruolo di Masaniello?
    E in fondo cos’hanno realmente ottenuto i rivoltosi greci? La satrapica dinastia Papandreou non sembra nemmeno lontanamente in grado di risolvere i problemi del paese, ciononostante ha ancora in mano le leve del potere.
    Nello stesso modo un ruolo di imposizione centrale, da parte della UE, in questi ambiti non sembra praticabile.
    Ci rimane soltanto la speranza che sbarchino gli alieni!

    • Sul Masaniello in salsa 2011 ti dico che spero davvero che emerga una leadership decente, magari NON da Confindustria dal momento che mi sarei un pò rotto degli imprenditori prestati alla politica. La rabbia c’è già, la tensione pure. Cosa manca a fare da miccia? Non lo so, forse un episodio secondario, la classica piuma che spezza la schiena all’elefante. Il patrimonio di credibilità dei sindacati e dei partiti è stato scialato oltre ogni limite, resta uno spazio abnorme in cui può succedere di tutto. Spero venga evitato il populismo ma ci credo poco.
      I greci cosa hanno ottenuto? Per ora poco eccetto il fatto di ritrovarsi con la coscienza di una nazione spezzata e da ricostruire. La classe politica greca, l’intero arco costituzionale, è out. Papandreu e i suoi si giocano tutto e potrebbero finalmente osare cambiare le regole di un paese che da decenni è ancora peggio dell’Italia. Tocca ai greci fare pressione a casa loro e a noi farla qui. Si può ancora fare.

  8. Un episodio secondario… la classica pima che spezza la schiena dell’elefante… forse ti riferisci a qualcosa di simile: http://www.youtube.com/watch?v=3HdjthJek_M
    A proposito di leadeship: molti oggi guardano con interesse a Monteprezzemolo, ma condivido la tua opinione che gli im-PRENDI-tori hanno davvero stufato.
    Restiamo in attesa di Masaniello!!

    • Sì, i riferimento possono anche essere quelli. Fattori imprevedibili potrebbero fare esplodere l’equilibrio esistente. Troppa precarietà, troppa paura, troppa pressione sempre sui soliti. Una baracca del genere non può stare in piedi a lungo, la storia ce lo insegna.

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