Occhio ai regali

Visto che si avvicina il Natale oltre a suggerirvi di mettere una punji trap nel camino per fare fuori l’odioso ciccione rosso vestito mi permetto di dare qualche spunto di riflessione sui regali destinati ai più piccoli. Diciamo che è un punto di vista di categoria, da genitore che si è smaliziato con il tempo.

Per prima cosa, parlate con i genitori del piccolo/a. Di solito sono gli unici che sanno già che regali riceverà il bambino e possono evitare la questione ‘doppioni’. Se gli adulti in questione sono un minimo intelligenti dovrebbero anche potervi fare capire se è il caso o meno di fare certi regali al pupotto.

L’età non è un parametro assoluto ma andrebbe tenuta in considerazione. Se regalate un gioco complicato a un bimbo di tre anni non aspettatevi un lampo di genio; se il bambino non riesce a giocare diventerà frustrato e intrattabile e questo non vi renderà molto popolari con i genitori. Considerazione simile vale per i giochi violenti. Se donate una perfetta replica di un AK47 a un bambino di quattro anni otterrete come risultato immediato due genitori nervosi e un bimbo piuttosto confuso. Devo continuare?

Una nota speciale per le piattaforme come la Playstation e i relativi giochi. Può anche darsi che il figliolo la voglia disperatamente e che stia stressando da un mese mamma e papà per avere anche lui Skyrim ma questo non vi autorizza a comprare cose del genere senza il consenso dei genitori. La vostra opinione, per quanto possa essere motivata e illustre, non conta nulla. Essere nonni, zii, amici di famiglia, cugini o altro non vi conferisce uno straccio d’autorità, neanche piccolo così.

Ogni bambino è speciale. Non solo per i suoi genitori. Il che significa che potrebbe non gradire il gioco ‘top’ di questo Natale o il pupazzo disneiano più famoso. Anche qui la soluzione è semplice, chiedete ai genitori cosa guarda in televisione il pupo o con cosa gioca. Non ci vuole la scala per arrivarci, è un concetto basilare. Altra cosa da tenere a mente, la divisione per genere maschio-femmina per i bambini piccoli è del tutto insensata. Non facciamone degli omini e delle donninein scala ridotta, avranno fin troppo tempo per imparare i comportamenti degli adulti.

Come esistono i beni rifugio ci sono anche i doni rifugio. Siete all’ultimo e vi siete accorti di non aver previsto il regalo per il bambino X? È il 24 pomeriggio e avete dieci minuti per decidere? Non avete la possibilità di contattare  la famiglia e il cronometro scorre inesorabile? Niente paura, la scappatoia c’è. Non farete la miglior figura possibile ma ve la caverete anche stavolta.

Se il bambino / bambina è sotto i sei anni buttatevi a pesce sulle costruzioni. Sono disponibili in vari materiali e dimensioni, diversi per le età di riferimento, sono di buona reperibilità e con una varietà di confezioni tale da essere adeguata per tutte le tasche. Il rischio doppione esiste ma è uno dei pochi casi in cui non è rilevante.

Se l’età è compresa tra i sei e i dieci anni tentate la via dei pattini. In alternativa monopattini o skate board. Difficilmente hanno tutte e tre le cose. Ricordatevi solo di tenere presente la distinzione maschio-femmina, siamo già nella zona pericolosa. La spesa non dovrebbe essere gravosa e in caso di doppione potete sempre cavarvela con il rimpiazzo (es. hai già i pattini? Ok, vado a prenderti il monopattino o lo skate). Conservate lo scontrino almeno fino al 26.

Se il vostro bersaglio ha tra gli undici e i tredici anni siete nel guano. Sono anni difficili in tutti i sensi e rischiate grosso a muovervi al buio. Incrociate le dita e regalate un DVD selezionando un titolo molto recente. Evitate solo gli horror, cercate i film più famosi di quest’anno. Rischio doppio a livello medio, in compenso potreste trovarvi nell’impossibilità di fare un cambio / reso.

Sopra i tredici anni potete anche giocare più sul classico. Bigiotteria di qualità per le ragazze, t-shirt aggressive per i ragazzi e andate lisci nel 90% dei casi. Suggerimento ulteriore: evitate di comprare per voi o per i genitori articoli simili, il rischio di risultare patetici è alto. Doppi? Possibili ma non tragici. Data l’età del destinatario potete serenamente riderci sopra e andare insieme a fare il cambio.

Probabilmente avete notato il tono acido. Che dirvi, se non che detesto le festività?

16 thoughts on “Occhio ai regali

  1. Se il “bimbo” ha già il cellulare, e non vuoi rischiare di fare delle gaffe clamorose, fagli una bella ricarica sostanziosa… probabilmente ti amerà a vita!! ^_^

    Se ha un iPhone, un iPad… una bella card iTunes ti toglierà d’impaccio. La ricarica vale anche per i teenager, ci potrà comprare musica e quant’altro.

  2. Consigli sempre utili, ma che non tengono presente del “fattore mamma” e del “fattore nonni”, secondo i quali il bambino DEVE ricevere quel certo regalo, senza se e senza ma.
    P.S.: anch’io non ho gran simpatia per il natale (si nota molto, vero?)

  3. Il Natale non è questo granché, in effetti, ma opporre troppa resistenza a volte aumenta solo l’attrito con le festività e l’isteria generale. Meglio scivolarci attraverso il più serenamente possibile, altrimenti un paio di giorni sembreranno tremila. 😉

    • È per questo che suggerisco la punji trap nel camino. Chi può accedere al tetto del palazzo o della casa può sempre predisporre una simpatica batteria AAA per dare il benvenuto al criminale e alle sue renne.

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