Stone Cold Company, here we go again!

Artwork di Luca Morandi

La Stone Cold Company mi è rimasta in mente,  lo ammetto. Il me stesso futuro, con relativa famiglia e amici (nel cast della compagnia ci sono anche persone reali), messo alle strette in un mondo dominato dalla Pandemia Gialla continua ad aleggiarmi nelle sinapsi, novello spettro dickensiano dei natali futuri.

Contractors, mercenari. In teoria si tratterebbe di questo. Figure oltre i margini della legalità per la maggior parte delle nazioni, una sottile distinzione a separarli dai criminali nell’immaginario comune. Nel futuro possibile creato da Alessandro Girola anche questo può cambiare, avevo infatti immaginato che sarebbero sorte unità ausiliarie alle nostre forze armate per dare una mano nella difesa della popolazione.

In fin dei conti è una soluzione razionale. Inquadrare e impiegare civili è meglio di doverli difendere e per imparare a usare armi leggere non occorre essere scienziati, questo lo posso affermare per esperienza reale. Quindi, perché no? Nella mia versione il gruppo si sposta come un’unica meta famiglia disfunzionale, armata fino ai denti e sospettosa di tutto e di tutti. Cosa li differenzia da una delle tante bande di predoni o criminali che hanno affollato le pagine di tanti post del Survival Blog?

Non è la divisa. Neppure la bandiera. Anche la disciplina non basterebbe a fare una distinzione vera. Solo i fatti possono parlare, rendere chiara la distinzione. La SCC opera inizialmente per la difesa dei civili, in seguito per proteggere quel poco che è rimasto. Se stessi e i profughi, lemma appropriato in questo scenario, che cercano un porto sicuro in cui approdare.

Ho ottenuto la luce verde per l’azione. Tenete le mani bene in vista e non fate gesti bruschi, i ragazzi e le ragazze della Stone Cold Company sono un filino nervosi.

Questo è il link: http://www.lulu.com/product/ebook/stone-cold-company/15750297

23 thoughts on “Stone Cold Company, here we go again!

  1. Angelo, lunedì “presenterò” il tuo eBook ai lettori (farlo nel w-end non ha senso, metà dei lettori stanno offline).
    E poi a breve ci sarà anche lo spin-off di Daniele Imperi, mi sa che vi presento in “doppietta” 😀

    • Grazie! Davvero gentile da parte tua, essere in ‘doppietta’ con il buon Daniele è un regalo ulteriore. Vediamo se questo SB ha ancora vento nelle vele, io personalmente ci sto pensando a fare un secondo giro con la mia SCC.

    • Grazie Germano! Teniamo alto l’hype, non dicono così i ‘gggiovani’? 🙂
      Mi sa che sta per arrivarne almeno un altro della famiglia, forse anche due. La Pandemia Gialla non può essere fermata.

    • E’ una delle mie rare valvole di sfogo, you know. Fino a che non riuscirò a riprendere in mano seriamente il mio bestione steampunk devo tenere i giri alti con altre storie; a proposito fatti un giro sul blog di Davide Mana (vedi blogroll), c’è un giro micidiale in partenza e ancora pochissimo tempo per salire a bordo.

  2. Finito! E riletto volentieri. Mi piace lo stralcio storico con tanto riferimenti legislativi. Mi sono state molto utili le note, in effetti di armamenti non ne so molto. Mi piace lo stile militare che si respira in tutto l’ebook, si addice all’ambientazione pandemica.
    Rileggendo mi è tornata (di nuovo) la voglia di “spinoffare”. In effetti mi era piaciuto il finale distensivo della mia storia, coambientato con la tua. Mi sono immaginato più volte un me stesso di 10 anni più vecchio, che racconta ad una banda di marmocchi spettinati le sue avventure pandemiche, seduto sulla veranda di una casupola a Caprera.
    Chissà, se trovo un po’ di tempo…

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